Grifo, nel test pre-Coppa un risultato striminzito e qualche nota lieta

A strappare approvazioni la verticalità di Tumbarello, Joselito, Nwanege, il "nuovo" Matos, Broh, baby Perugini e anche il Giunti terzino. Montevago e le altre punte in ritardo ma non c'è fretta. In attesa degli ultimi rinforzi

Buone indicazioni nonostante il risultato, striminzito solo casualmente viste le occasioni sciupate e le traverse colpite. A Torgiano il Perugia, o meglio, la base del Perugia che verrà tra quest’anno e il prossimo – per dirla con Cangelosi -, ha giocato probabilmente un po’ frenato e senza pigiare sull’acceleratore per evitare problemi di carattere fisico o infortuni, nonostante la pioggia del secondo tempo e qualche eccesso agonistico dei ragazzi del Torgiano (Meluso in panchina almeno un paio di volte ha dovuto fare da calmiere) ma il tecnico ha mandato in campo inizialmente un undici che potrebbe essere molto vicino a quello che affronterà domenica al Curi il Pontedera nella prima ufficiale in Coppa Italia.

Si possono leggere con sollievo le note positive del centrocampo, dove Joselito dimostra di avere la qualità che serve, Tumbarello si conferma perfetto per il modo di giocare di Cangelosi, con i suoi improvvisi affondo palla al piede a ribaltare l’azione e le giocate in verticale, mentre Torrasi (un tempo da regista e uno da mezzala) studia da play e funge da equilibratore, Giunti è sempre duttile e grintoso e Broh con la preparazione dalla sua parte è davvero pronto a fugare le ombre della passata mezza stagione.

Ancora: Matos a ridosso della punta conferma di avere più possibilità di andare alla conclusione e di avere anche altra gamba rispetto agli anni delle titubanze sotto porta, dovute ai troppi stop per infortunio. In attesa di Bacchin e Kanoute (ancora indietro) là davanti qualcosa indubbiamente serve, sia al centro che lateralmente. Montevago ancora non c’è e sarebbe grave se ci fosse ora, affidare però ancora sulle sue sole spalle il peso della realizzazione sarebbe un errore anche se ha già dimostrato di saperci fare. La bella sorpresa è rappresentata dal giovane Perugini ed è facile capire a chi erano rivolte le parole di Cangelosi sui giovani: occhio, il ragazzo ha la piena stima di Meluso e del tecnico e l’impressione è che abbia molte chance di essere protagonista. Quanto a Giardino, si vede bene che ha doti… da coltivare. Ma gli ci vorrà tutto il tempo di cui avrà bisogno e dovergli far fretta sarebbe un delitto.

Altra nota lieta la tenuta di Lewis che ha giocato un tempo senza risentirne dopo i guai argentini e ora potrà sbloccarsi anche mentalmente per tornare quello che era. Senza fretta, perchè Angella, Dell’Orco e Riccardi ci sono e stanno bene, Cangelosi li considera tutti, da amministrare sì ma non certo a mezzo servizio. Con serenità anche grazie a Nwanege, il ragazzo che si è presentato dimostrando di saper fare bene il terzino. Contro il Pontedera, per inciso, la questione non si pone più: Giunti ha dato ancora una volta ampie garanzie anche in un ruolo non suo e questo ragazzo ha risposto “presente”.

Con questi presupposti e ancora in attesa di almeno 3-4 elementi di rilievo per colmare il gap della passata stagione con l’alta classifica, il Perugia si appresta ad affrontare la sfida da “dentro o fuori” contro il Pontedera e probabilmente anche la prima di campionato col Guidonia, a stretto giro e sempre al Curi. Partire col piede giusto significherebbe intanto ribaltare gli umori. E non sarebbe poco.

 

 

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