Grifo: piedi, testa e personalità, l’identikit di Riccardi

Centrale in grado di guidare la difesa, terzino all'occorrenza, il primo acquisto della campagna di gennaio del Perugia ha trovato la continuità tecnica nella categoria dopo un debutto tra i professionisti segnato da grandi promesse e tanta sfortuna

Con Davide Riccardi, difensore centrale di stazza e non solo, nei primi giorni di gennaio il Perugia metterà il primo tassello della campagna acquisti-cessioni che dovrà rimpastare la rosa per riconquistare una classifica di livello più adeguato al contempo costruendo l’organico che affronterà la prossima stagione. Riccardi, 28 anni, nativo di Monfalcone, è nel pieno della maturità calcistica e risponde in toto all’identikit dei giocatori richiesti da Zauli, che a fronte della presenza in rosa di tanti giovani vuole soprattutto elementi non troppo stagionati ma già con un numero di partite rilevanti alle spalle.

Si tratta di un difensore centrale di statura (è alto 1,86) abituato a prevalere nei duelli aerei ma anche di ottima tecnica individuale, in grado di impostare l’azione dalle retrovie e di guidare il reparto con personalità, facendosi sentire dai compagni. Nell sua carriera ha sinora probabilmente ottenuto meno di quanto prometteva, specie ai tempi della doppia promozione consecutiva del Lecce dalla C alla A (dal 2017 al 2019) quando a costruire gli organici del club salentino era proprio Mauro Meluso, oggi chiamato da Faroni a lavorare al rilancio del Perugia. Sulla sua carriera ha pesato notevolmente la sfortuna: dopo essere emerso nella Primavera del Verona e dopo il primo assaggio tra i professionisti al SudTirol, Riccardi infatti fu grande protagonista nonostante la giovane età (aveva 21 anni) nella stagione della promozione dei salentini dalla C alla B.

Quell’anno si mise in mostra anche segnando due gol pesantissimi durante il campionato nel giro di tre giorni contro Andria (pareggio al 90′) e Casertana (gol da 3 punti). La rottura del legamento crociato nel corso di un allenamento a fine stagione ne condizionò l’ascesa probabilmente nel momento più importante, quando su di lui aveva messo gli occhi tra le altre anche la Fiorentina. Nonostante questo, dopo una lunga convalescenza riuscì a debuttare sia in B l’anno successivo che due anni dopo in Serie A, quando Liverani lo fece esordire in Lecce-Sassuolo 2-2. L’anno successivo cercò spazio e rilancio a Venezia prima di trovare fiducia e continuità di impiego per quattro stagioni consecutive da titolare in Serie C tra Catanzaro, Taranto, Siena e Foggia, dove pur se in situazioni complicate ha messo insieme tante presenze accumulando una notevole esperienza della categoria. L’estate scorsa il passaggio al Novara, dove è stato però impiegato solo 4 volte da titolare nelle 10 presenze messe insieme e  ha dunque deciso di cedere alla corte di Meluso che lo chiama a Perugia.

Curiosità. La tecnica individuale e le capacità di corsa hanno indotto i suoi allenatori (Liverani, Viali, Giacomo Gattuso i più importanti) ad impiegarlo anche sulle fasce. In gioventù, nonostante sia di piede destro, Riccardi si è mosso spesso e volentieri all’occorrenza da terzino sinistro, nelle ultime stagioni anche da terzino destro.

 

 

 

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