Sono giorni di grandi polemiche, con il calo dei contagi da Covid 19 il Calcio ha forzato la mano consapevole dell'importanza di ripartire per motivi esclusivamente economici, sono i soldi a dettare le regole in quella che è a tutti gli effetti una delle più importanti aziende del Paese. In caso di mancata ripartenza, il fallimento di molte società - anche di Serie A , figurarsi di B o Lega Pro- sarebbe dietro l'angolo per una 'industria' destinata in ogni caso, come tutte, a ridimensionarsi. E d'altro canto il Calcio senza tifosi ha il solo senso di tenere in piedi il baraccone, che non è fatto esclusivamente di calciatori strapagati ma anche di stipendi di piccola entità, di dipendenti e famiglie, di componenti che gravitano attorno al mondo del pallone e che vivono grazie ad esso, così come grazie ad esso sopravvivono lo sport di base e tante altre realtà. Poi ci sono i supporters, che del Calcio non dovrebbero essere solo una componente ma 'la' componente, tra cui quelli del Perugia, legati probabilmente ad un'idea romantica del Calcio e dello Sport: loro si sono espressi in maniera netta, forte ed inequivocabile per lo stop definitivo ma sono rimasti inascoltati. Mentre il Consiglio Federale ha spinto forte sull'acceleratore della ripartenza addirittura di tutti e tre i campionati professionistici (ma i problemi emergono ora dopo ora), il prossimo 28 maggio sarà il Governo a decidere in base all'andamento della curva dei contagi. Ecco perché CalcioGrifo vuole dare ai tifosi ed ai propri lettori un'ulteriore possibilità di esprimersi: giusto ripartire oppure meglio aspettare il ritorno alla normalità? Dite la vostra.