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Perugia-Pescara, al Gale si spezza il cuore: ‘In ogni caso sarà un dolore’

Il quotidiano abruzzese ‘Il Centro’ ha intervistato il grande doppio ex: ‘Con Vicario e Iemmello è impossibile retrocedere, inaccettabile vedere le due squadre in una situazione del genere. Al Grifo stavolta hanno fatto disastri. E Oddo…’

Non andate a dire a Giovanni Galeone che in B ci sono i play out tra Perugia e Pescara. Il Profeta ha lasciato un’impronta indelebile sia in biancazzurro che in biancorosso, vincendo campionati e soprattutto trasmettendo una mentalità vincente alle piazze e alle società. Alla vigilia di questo scontro fratricida, il maestro ha rilasciato delle dichiarazioni dolorosissime al quotidiano ‘Il Centro’ di Pescara.

Pescara è mia, la adoro, però non potrei mai gioire per la retrocessione del Perugia. Comunque vada, a fine partita piangerò – ha detto Galeone -. È inaccettabile vedere una delle due in serie C. Pur con qualche criticità, entrambe hanno organici validi e avrebbero dovuto lottare quantomeno per un posto nella griglia play off. Se il Pescara giocherà con la paura perderà la partita. Quello che so è che alla fine del match starò male e piangerò per un verdetto inaccettabile. I tifosi pescaresi mi capiranno, Pescara è mia, la amo, però non potrei mai esultare per la retrocessione dei biancorossi. Anche a Perugia ho vissuto emozioni forti e ci sono tantissime persone che mi vogliono bene”.

Questo è poco ma è sicuro. Il Gale, solo per dirne una, è stato allenatore di Goretti e conosce vita, morte e miracoli di entrambe le squadre. “A Perugia hanno fatto disastri peggiori rispetto a quelli del Pescara. Nel girone di andata con Massimo Oddo sono sempre rimasti in zona play off, ma la qualità del gioco era scadente. Ho visto il Perugia in varie occasioni, una squadra senza identità. Ho avuto l’impressione che giocasse sempre in funzione dell’avversario, lo studiava e si adattava, non mi ha mai convinto. Poi è arrivato Serse Cosmi, che la società non voleva ingaggiare, invece lo ha preso e la situazione è peggiorata. A tre giornate dalla fine hanno contattato altri tecnici (Novellino e Colantuono, ndr) salvo poi richiamare Oddo non so per quale motivo, visto che c’erano stati problemi. Ed ecco qui i risultati”.

A me il suo Pescara piaceva per davvero, giocava benissimo, mi entusiasmava. Poi Oddo ha avuto qualche esperienza deludente, ad esempio in A a Udine dove l’ho seguito. Ho l’impressione che nei momenti di difficoltà perda un po’ di sicurezza. Lo testimoniano i cambiamenti operati in corsa sia a Udine che a Perugia. Quando inizi a variare l’assetto tattico sperimentando soluzioni alternative, i giocatori se ne accorgono e cominciano a sorgere i dubbi. Tornando al Perugia, aggiungo che è assurdo ritrovarsi in queste condizioni avendo in rosa Guglielmo Vicario, che reputo tra i primi 5 portieri d’Italia, e un bomber come Pietro Iemmello che ha segnato 19 reti. Il Perugia è forte e non dovrebbe stare così in basso, così come il Delfino”.

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