
L’ex terzino del Grifo non trova spazio in Sardegna, nonostante l’ottima stagione in biancorosso. E cominciano i rimpianti per la scelta estiva.
Il Cagliari lo aveva prestato al Perugia la scorsa estate per fargli trovare continuità e chiarire i dubbi sulla sua collocazione tattica (ala, trequartista o esterno?). Giunti lo ha trasformato in terzino, Breda lo ha reinventato esterno a tutta fascia nel suo 3-5-2, facendone uno dei migliori esterni sinistri della categoria. Anche per questo, il Cagliari non ci aveva pensato due volte a riportarlo in Sardegna, respingendo l’idea di lasciarlo a Perugia un altro anno. Si pensava quindi che questo, per Marko Pajač, fosse l’anno della definitiva consacrazione. E invece…
Nemmeno quest’anno il calciatore croato classe 1993, arrivato a Cagliari nel 2016, è entrato nel progetto tecnico rossoblù. Eppure, con l’arrivo di Maran sulla panchina rossoblù e la conferma in rosa, sembrava che le prospettive potessero essere diverse. Nel precampionato si è fatto valere. E dopo l’infortunio di Lykogiannis si pensava potesse finalmente arrivare il suo turno. Invece nel suo ruolo hanno giocato Padoin e Faragò, due adattati. Così ora, sia a Perugia sia a Cagliari, si chiede se non fosse il caso lasciarlo in biancorosso, dove era diventato rapidamente un idolo della tifoseria e avrebbe certamente dato più garanzie di Falasco e Felicioli, che stanno facendo disperare tifosi e staff tecnico.
