Non solo le ripescate, tutte le squadre sarebbero costrette a un tour de force. Cellino propone in modo provocatorio: “Blocchiamo tutto per un anno”.
Non osiamo immaginare a quale tour de force debbano essere sottoposte le squadre eventualmente ripescate in serie B per rimettersi in pari con chi ha già giocato quasi un quarto di campionato. Ma pure quelle che sono già in B, aumentando gli avversari col format a 22, dovranno giocare sei gare in più, in pratica occupando gran parte delle settimane libere da qui alla prossima primavera con turni infrasettimanali.
Una ipotesi che non piace a nessuno, tanto che ieri il patron del Brescia Massimo Cellino,uno dei più influenti fra i presidenti di cadetteria, ha tuonato: “Noi squadre di B siamo le vere vittime: abbiamo cominciato in 19 perché al 13 agosto ancora in Figc non sapevano chi ripescare e tifosi e sponsor esigevano una risposta. Piuttosto che cambiare ora le carte in tavola, fermiamoci un anno e chi s’è visto s’è visto”.
“Sono stufo di avere a che fare con questo sistema – ha detto al Giornale di Brescia – dopo cinque mesi vissuti tra tribunali e incroci di sentenze non si può ricominciare. Per sostenere un calendario improvvisamente più fitto bisognerebbe riaprire il mercato subito e non voglio neanche immaginare cosa accadrebbe se le giornate fossero più di 42. Io al mondo del calcio garantisco investimenti, non posso ricevere questo in cambio. In altri stati ciò non sarebbe neppure immaginabile, lì c’è rispetto per chi rispetta le regole“.