Per la prima volta, a un anno dall’esonero, l’ex allenatore del Perugia torna sui motivi delle cinque sconfitte consecutive.
“Quando vinci con Parma e Frosinone, quando perdi a Palermo con un rigore inventato, cominci a pensare di essere forte – dice Federico Giunti nell’intervista a Marco Taccucci su UmbriaTV – e quando pensi di essere forte succede che entra Caracciolo che ti cambia la partita. Poi, dopo Brescia, non è che successe nulla di particolare: dopo qualche giorno il presidente parlò alla squadra chiedendo maggiore impegno. Punto“.
Qualcosa successe invece dopo aver incassato cinque gol dalla Pro Vercelli: “Dopo quella partita il presidente decide di togliere la fascia di capitano a Lorenzo Del Prete e lo fa per motivi extracalcistici, ma non quelli che si sono poi detti quando me ne sono andato. È stato inventato di tutto. Semplicemente, Lorenzo fece una leggerezza, andando a pranzo fuori prima della partita e mangiando certe cose. E poi perché si fece un tatuaggio. Sembrava una cosa da poco, fu invece quella che ruppe lo spogliatoio“.