Nel corso dell’incontro al Museo, il ‘Goro’ rispolvera un paio di ricordi esilaranti, denotando anche inaspettate doti da imitatore, facendo il verso al ct della nazionale e Milan Rapajc.
Ad un certo punto, verso la fine dell’incontro “Roberto Goretti – Dna Perugino” organizzato all’interno del Museo del Perugia, il ‘Goro’, una volta sconfitta l’emozione, si scioglie e tira fuori aneddoti divertenti.
Come quella volta in cui gli toccò marcare Roberto Mancini in un Sampdoria-Perugia, che il Grifo vinse. C’era Galeone in panchina e lo mandò in campo per togliere fiato al Mancio. “Gli dissi: ‘Ma come mister noi a uomo non ci abbiamo mai giocato’. E lui: ‘Non preoccuparti Goro, fai come ti dico’. Inutile dire – ricorda l’ex centrocampista del Perugia – che volarono tanti calci, tanto che a un certo punto Mancini si arrabbiò“. E a quel punto parte l’imitazione: “Ma il tuo mister te l’ha detto che il pallone è quello bianco che rotola?“. Voce identica. E tutti a ridere.
Divertente anche l’aneddoto su Rapajc (“che arrivò grassissimo e ci mise un mese a perdere peso grazie a una minestra che ingurgitava“). Poi parte l’aneddoto: “Qualche mese dopo mi chiama e mi fa (imitandone la voce alla perfezione; ndr): ‘Tu devi aiutare me, ho dimenticato soldi su mio conto a Perugia, va tu da direttore a fare firma per me per rimandermeli’. Non vi dico quanti erano – dice il Goro – ma erano davvero tanti“.