Svincolato dopo l’ultima stagione in biancorosso, il difensore lanciato da “Monzon” in maglia granata guarda il derby di Torino: “Speriamo Ronaldo sia in serata no, si può fermare solo di squadra”.
Pablo Hernan Dellafiore, per juvenews.eu, ha analizzato il derby di Torino e ripercorso alcune tappe della sua carriera. Il difensore italo-argentino è svincolato dopo l’esperienza nella prima parte del 2018 al Perugia, iniziata bene ma finita con un grave infortunio al ginocchio.
Con più di 100 presenze in Serie A conta anche una stagione e mezza in maglia granata. “Attualmente – ha detto Dellafiore – sono senza squadra, il mio contratto con il Perugia è scaduto a giugno, avevo accusato un infortunio ad un ginocchio che ho completamente superato. Vediamo cosa succede o quando si aprirà la finestra di calciomercato”.
Quando a Dellafiore gli viene chiesto chi è l’allenatore a cui è rimasto maggiormente legato la risposta è chiara. “Sicuramente Novellino, mi ha lanciato al Torino”. Insieme all’ex grifone e allenatore del Perugia anche “Guidolin che ho avuto al Parma e al Palermo, mi ha dato fiducia nonostante fossi giovane”.
Con la maglia del Torino, Dellafiore ricorda un derby amaro contro la Juventus. “Purtroppo quello perso al 93′ per un gol di Trezeguet: su un lungo lancio ho colpito di testa ma la palla mi è scappata indietro e così il francese ha segnato proprio all’ultimo”.
Si gioca il primo derby dalla Mole con Ronaldo in maglia bianconera. “Se avessi dovuto marcarlo io – ha concluso Dellafiore -, avrei sperato in una sua serata no perché è un campione completo che ha tutto forza, tecnica, colpo di testa. Bisogna di limitarlo insieme alla squadra magari con raddoppi. Nell’uno contro uno diventa difficile fermarlo”.