Nel 2014 il giorno del ritorno in Serie B. Cinque anni dopo il Perugia insegue ancora un sogno più grande e il patron Santopadre continua a spargere positività, anche nello spogliatoio. Lunedì la trasferta di Foggia è determinante per tenere aperta la corsa.

È così vicino e così lontano al tempo stesso, il 4 maggio 2014. Sono passati 5 anni dal giorno della festa. Perugia-Frosinone. Il gol di Moscati. La promozione del Grifo in B dopo quasi 10 anni e con due fallimenti nel mezzo.

I colori e i suoi dei caroselli biancorossi per il calcio vero ritrovato sono ancora vivi nella memoria del popolo perugino. Eppure 5 anni sono anche molti. Alle spalle ci sono quasi 5 campionati, sempre ad inseguire un nuovo sogno. Ancor più ambizioso. Parte della piazza resta convinta che la Serie A sia una sorta di obbligo. Pochi giorni fa il cuore del tifo del Perugia ha ricordato invece che “La Serie B è un piacere, ma provarci è un dovere”.

Poi c’è stato il pareggio interno con il Cittadella salutato dai fischi della curva del Grifo. Ci sono però ancora due partite per centrare i playoff e il patron Santopadre continua a spargere positività (“io ci credo”), l’ha fatto anche con una chiacchierata nello spogliatoi dei grifoni nella marcia di avvicinamento alla trasferta di Foggia.

Lunedì sera, nel posticipo che chiude il quadro della penultima giornata (oggi in campo le rivali), il Perugia si affida all’effetto positivo del 4 maggio, una data che è già storia. Perché c’è bisogno di un successo per rimanere padroni del proprio destino nell’ultima casalinga contro la Cremonese.