L’autore del gol che condanna il Perugia a Foggia parla della partita e fornisce una chiave di lettura interessante sulla differenza fra giocar bene e vincere.
“Questa piazza è un concentrato di emozioni incredibili. Quella di oggi è stata una vittoria di gruppo, dove abbiamo sofferto, ma questo è il nostro campionato, ora la salvezza ce la andremo a giocare a Verona per fare un qualcosa di incredibile“, dice Leandro Greco a fine gara ai microfoni di Dazn.
“Il Perugia è la peggior squadra che ci potesse capitare in questo momento, perché gioca molto bene, difatti è stata una partita molto tirata, ma ha vinto chi lo desiderava di più“.
“Sono molto soddisfatto della mia prestazione personale – ha aggiunto poi in conferenza stampa – perché Verre poteva mettermi molto in difficoltà, un giocatore che non c’entra nulla in questa categoria. Ho aiutato molto i difensori, ma al di là della prestazione personale, contava solo il risultato finale“.
“Sul rigore, Mazzeo e Iemmello si sono parlati e hanno ritenuto più importante che calciassi io, in questo momento sono il rigorista. Ho perso un po’ di anni di vita al tocco di Gabriel. In certi momenti senti il peso di una città intera“.