L’ex tecnico biancorosso parla della sua nuova destinazione come di un passaggio di livello rispetto al Grifo. Confermato lo staff.
Alessandro Nesta si presenta a Frosinone – con cui è stato ufficializzato l’accordo – e lo fa anche grazie al Perugia, con cui è formalmente ancora sotto contratto, che autorizza l’incontro pubblico con la stampa. Per questo motivo, Ernesto Salvini, il direttore generale ha ringraziato in apertura la dirigenza perugina.
Poi poche parole sull’esperienza in biancorosso, in cui sottolinea il coraggio avuto nel presentare formazioni spesso giovanissime: “Io e il mio staff abbiamo avuto coraggio, abbiamo giocato con due 99, poi un 2001, mezzali giovanissime: ci sono gerarchie che un gruppo deve avere, però chi fa vedere qualcosa di importante gioca“.
Passaggio su Valerio Verre, che inevitabilmente entra nelle mire del Frosinone: “L’anno scorso mi ha salvato la vita, con i suoi gol e le sue prestazioni; ora è della Sampdoria e non so cosa vorrà fare, insieme sceglieremo anche in base alle dinamiche di mercato e lavoreremo per poter fare un grande campionato“.
“Perché ho scelto il Frosinone? Perché mi ha voluto, in questo momento è il top per me: non posso pretendere di andare già in società di altissimo livello come Milan e Lazio, devo lavorare per step“.
“Lo staff è quello di Perugia: porto Rubinacci, Vaccariello, Girini, Lo Monaco e Benvenuto. Preferisco giocare a quattro, l’anno scorso abbiamo provato diverse soluzioni ma eravamo piatti, poi abbiamo provato Verre nel 4-3-1-2 e un modulo e ci siamo trovati bene“.
“Ho preso un po’ da tutti, ma non si può copiare nessuno. Zeman a 17 anni mi prese e da terzino mi trasformo in centrale, Ancelotti nella gestione è stato top al mondo. Se i giocatori ti vanno contro non c’è tattica che tenga: la squadra si deve buttare nel fuoco per te anche nei momenti difficili“.