
Il tecnico spiega il motivo per cui non è ancora riuscito a trovare una formazione e un modulo base in queste prime giornate di campionato.
“Non ho perso il filo conduttore, tranquilli – dice Massimo Oddo in conferenza stampa – i tanti moduli e i tanti giocatori che ho cambiato non sono capitati perché l’allenatore è diventato pazzo. Ci sono state vicissitudini che mi hanno portato a fare certe scelte“.
Chiaro il riferimento all’infortunio di Gabriele Angella: “Se ci fosse stato lui probabilmente non avrei mai giocato a tre, un modulo che non mi piace e che in carriera ho sempre adottato per esigenze contingenti“.
Lo aveva già detto: la scelta di impostarsi con un modulo a tre fin dai primi minuti (quindi non solo in fase di impostazione) era dettata dal fatto che – assenti prima Angella e poi (a turno) uno fra Sgarbi e Gyomber – Falasco si ritrovava come unica alternativa ed era più opportuno fargli fare il terzo che il centrale puro.
Ma da ora in avanti non sarà più così. Il ragazzo ormai è entrato in forma, ha preso sicurezza e può provare ad osare.
“Per il futuro vorrei impostare la squadra sempre con quattro difensori, tre centrocampisti e poi davanti come viene viene: se il sistema è rodato e funziona, cambiare un elemento non può rappresentare un problema. Ne sono convinto io e ne è convinta anche la società“.
