Il difensore del Perugia, espulso a partita finita al Bentegodi, si è scusato pubblicamente con la squadra e i tifosi. È finito nella lista dei “cattivi” del club insieme a Dragomir, Gyomber e Iemmello
I nervi poco saldi sono uno degli handicap maggiori del Perugia che vanta il triste record di “squadra più rossa” della Serie B. Con l’espulsione di Falasco nell’ultima gara in casa del Chievo, a partita finita e per proteste, il conto dei cartellini rossi in casa Grifo è salito a quota 7.
I grifoni comandano la speciale classifica insieme al Pisa ma rispetto ai toscani c’è una marcata differenza nell’origine dei provvedimenti disciplinari: sono infatti 6 le espulsioni dirette biancorosse contro le 2 nerazzurre. Il tutto ha portato a una corposa collezione di giornate di squalifica che hanno messo e mettono in crisi gli allenatori, Oddo prima e Cosmi adesso.
“Volevo chiedere scusa ai miei compagni e ai tifosi del Grifo per l’atteggiamento che ho avuto a fine partita. Mi dispiace”. Con Questo messaggio su Instagram, Falasco ha fatto mea culpa per aver perso le staffe al Bentegodi. Per il difensore è in arrivo una multa.
Il regolamento interno del club, in vigore ormai da alcune stagioni, prevede infatti sanzioni per i cartellini rossi che nascono da proteste o reazioni. È quindi la quarta multa nello spogliatoio biancorosso dopo Dragomir, Gyomber e Iemmello.