Dopo Iemmello il vuoto: mancano i gol degli altri attaccanti e dei centrocampisti. Anche il Livorno ha superato il Grifo.
Il Perugia ha un problema che si chiama gol. I dati parlano chiaro – lo sottolinea Il Messaggero oggi in edicola – anche se sarebbe ingeneroso ascrivere una qualche sia pur minima responsabilità all’attuale guida tecnica di Serse Cosmi e del suo staff, arrivati da poco più di un mese.
La fase realizzativa sino a questo momento è stata appannaggio quasi esclusivo di Re Pietro Iemmello, autore di 17 gol e capocannoniere incontrastato del campionato. Premesso che i rigori fanno parte del gioco e conquistarli è merito indiscutibile, ribadito che vanno realizzati e Iemmello è un cecchino quasi infallibile, beh, tolti i tiri dal dischetto (che sono 10: 9 di Iemmello e 1 di Falcinelli) resta poco.
Resta un Perugia all’ultimo posto nelle realizzazioni su azione. In B ci sono squadre che su azione hanno segnato la bellezza di 36 gol (Benevento) oppure 31 (Crotone), mentre in fondo a questa graduatoria ci sono Perugia e Cremonese a quota 17, addirittura un gol su azione in meno rispetto a Livorno e Venezia (18).
Nello specifico, i gol su azione vengono da 16 conclusioni dall’interno dell’area (8 Iemmello, 2 Capone e Buonaiuto, 1 Di Chiara, Falasco, Melchiorri e Kouan) di cui 4 di testa (2 Iemmello, 1 Kouan e Melchiorri) e soltanto 1 tramite conclusioni da fuori area (Melchiorri). Appena un gol dai centrocampisti (Kouan).