Per l’emergenza Covid-19 il Comitato olimpico italiano si è riunito nel pomeriggio anticipando anche il mondo del calcio e il Consiglio straordinario della Figc previsto per martedì mattina. Però “serve il decreto del Governo”
La decisione era nell’aria, vista la crescita dell’emergenza legata alla diffusione del coronavirus. Tutto lo sport italiano si ferma fino al prossimo 3 aprile. Serve però un decreto del Governo che superi quello firmato la scorsa settimana. Lo ha deciso il Coni.
Il presidente Malagò si è riunito nel pomeriggio con i numeri uno della varie federazioni. “Sono sospese tutte le attività sportive a ogni livello”, è scritto nel comunicato in cui viene anche chiesto “al Governo di emanare un apposito DPCM che possa superare quello attuale in corso di validità”.
Malagò è stato delegato a informare il premier Conte e il ministro dello sport, Spadafora, su quanto emerso nell’incontro. “La decisione non riguarda le competizioni internazionali” è la precisazione contenuta nel documento (qui la versione integrale).
Stop, dunque, anche a tutto il calcio italiano che nelle ultime ore si stava interrogando sui provvedimenti da prendere. La Lega B aveva specificato che si sarebbe attenuta alle “prescrizioni del governo” mentre il patron del Perugia e consigliere di lega, Massimiliano Santopadre, ha chiesto “lo stop ai contributi” per tutelare le società di calcio.
Si attendo ora l’aggiornamento del DPCM ma il campionato del Grifo si ferma inevitabilmente. Restano in stand by la trasferta di Ascoli del 14 marzo e la gara interna con il Crotone del 22 marzo. Poi il calendario prevedeva comunque la sosta e il ritorno in campo il 4 aprile a Cittadella.