Resta in contatto
Sito appartenente al Network

News

L’ex Perugia Oddo: “Divento padre in piena emergenza coronavirus”

Non solo le emozioni (e le paure) personali: l’ex tecnico biancorosso ha chiara in mente la ricetta: devono decidere Fifa e Uefa.

Mia moglie Roberta è incinta – annuncia Massimo Oddo in un’intervista a Luca Serafini – partorirà a giugno e questa se da un lato è un motivo di ansia ulteriore, al pensiero degli ospedali e del momento, dall’altro è la più grande luce nel buio. Per fortuna gli altri figli abitano con la mia ex moglie nel palazzo di fronte a dove vivo, così devo solo attraversare la strada e salire da loro un paio d’ore al giorno. Gli parliamo molto, li aiuto a studiare, scherziamo per quanto si possa. Per loro è decisamente più difficile”.

Poi sulla situazione…. “Credo che le soluzioni siano molto chiare e inevitabili. Il calcio è un’azienda, non è un circo, va trattato e gestito come un’azienda. I campionati andranno conclusi. Tutti. Non importa quando e come, ma andrà conclusa la stagione che era in corso. Non è una questione etica o sportiva: le società incassano grazie alle partite, tutto il movimento si basa sulle partite. Il calcio ha il vantaggio di vivere su introiti certi legati al calendario, grazie ai diritti televisivi e agli sponsor“.

Poi i risultati determinano altri guadagni a seconda degli incassi, di vittorie, piazzamenti, promozioni e retrocessioni, ma la parte più importante è garantita in anticipo grazie al regolare svolgimento della stagione. Siccome quella in corso non potrà più essere regolare in alcun modo, quando sarà sarà, ma andrà ripresa e terminata. Anche a costo di rivedere i calendari futuri. Non devono decidere i club: devono decidere Fifa e Uefa in concertazione con i governi, prima ancora che con le Federazioni. Bisogna ragionare a livello internazionale, non si può permettere che ogni parrocchia decida per conto proprio”.

I calciatori guadagnano molto perché alimentano grandi introiti. Se questi diminuiscono, diminuiranno anche gli ingaggi, è una legge naturale: non dovrà essere scritta da nessuno. Qualche squadra ha iniziato spontaneamente a tagliarsi gli stipendi per poter pagare quelli degli altri impiegati dei club, ma questo è un altro discorso. Non mi aspetto nemmeno che la gente capisca, perché per molti questo non è mai solo solo un discorso di pura economia, ma di etica spicciola: se il calciatore taglia dicono ‘con tutto quello che guadagna’, se non taglia dicono lo stesso ‘con tutto quello che guadagna’… La serie A indebitata per miliardi? Le società sull’orlo del collasso prima della quarantena, lo saranno anche dopo. Le singola gestione è un problema dei presidenti: chi non ce l’avrebbe fatta comunque per sua colpa, non ce la farà neanche adesso, ma se non si interviene a livello di movimento a saltare saranno in tanti”.

5 Commenti
Subscribe
Notificami
guest

5 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
Advertisement
Advertisement

I Miti biancorossi

Il 'Tigre' di Perugia

Antonio Ceccarini

Il bomber perugino campione d'Europa

Fabrizio Ravanelli

Il 'Condor' biancorosso

Franco Vannini

Il profeta di Perugia

Giovanni Galeone

Lo storico allenatore biancorosso

Guido Mazzetti

Il principe del Sol Levante

Hidetoshi Nakata

L'allenatore del Perugia dei 'miracoli'

Ilario Castagner

Il Lord capitano del Perugia dei miracoli

Pierluigi Frosio

L'uomo-simbolo del Perugia

Renato Curi

L'uomo che apparteneva al fiume

Serse Cosmi

Altro da News