Parla il collaboratore tecnico dell’ex allenatore del Grifo: “Dispiace per come è finita, si è sviluppato un rapporto particolare con i giocatori”
Stefano Fiore è rientrato nel mondo del calcio a Perugia, la scorsa estate, come collaboratore tecnico di Massimo Oddo. “Volevo fortemente tornare sul campo, è stata la mia prima esperienza dopo aver finito i corsi: ho colto al volo l’opportunità”.
Sollevato dall’incarico a dicembre, insieme al tecnico pescarese, Fiore ha parlato dell’avventura perugina al portale 90min.com. “Fino ad allora avevo avuto solo un’esperienza da direttore sportivo a Cosenza – ha precisato l’ex fantasista della Lazio – e fare il dirigente è molto diverso. Come collaboratore sei a contatto ogni giorno con lo staff tecnico e i giocatori”.
Fiore, l’uomo che analizzava le gare dall’alto della tribuna, ha descritto i mesi a Perugia come “un mondo nuovo, un’esperienza che mi ha fatto molto bene e mi ha arricchito notevolmente”. In particolare per “la possibilità di sviluppare un rapporto particolare con i giocatori perché l’allenatore ha molte responsabilità ed è una figura centrale mentre io facevo un po’ da cuscinetto tra staff tecnico e calciatori”.
“Mi è riuscito relativamente semplice – ha aggiunto – capendo le esigenze ed il linguaggio del corpo dei giocatori. In più, avendo smesso da poco, ero sostanzialmente uno di loro e quindi finiva che filtravo molte cose. Come, per esempio, gli sfoghi di chi non giocava”.
Il rapporto umano ha viaggiato insieme all’aspetto tecnico e Fiore mostra qualche rimpianto per com’è finita la storia con il Grifo. “Oddo è un allenatore che mi ha insegnato molto. Mi è dispiaciuto dover interrompere perché, tutto sommato, si stava facendo tutto sommato un discreto lavoro. Al di là di tutto è stata un’esperienza positiva che sono contento di aver vissuto”.