Lunga intervista del presidente del Grifo a La Gazzetta dello Sport: tantissimi i temi trattati, anche la panchina biancorossa
Massimiliano Santopadre a tutto campo, sulle difficoltà del momento, il taglio degli stipendi e il futuro del Grifo.
«Taglio stipendi? Ho cercato di essere comprensivo, evitando contenziosi con i nostri ragazzi. Un paio stanno ancora scalciando, ma settimana prossima quando saremo tutti presenti, ci daremo la stretta di mano virtuale e finale“, ha spiegato a La Gazzetta dello Sport.
In merito alla ripresa. “Abbiamo chiesto 3 mesi alla Lega per ricominciare e finire la stagione. Se ripartiamo lo facciamo per una questione economica. Ho il morale a terra, la mia azienda è in ginocchio e non sento soluzioni convincenti. Al Governo e al Consiglio Federale non ci sono imprenditori, ma solo dipendenti. Dovremmo essere chiamati anche noi a decidere. Non è giusto che chi immette liquidità non possa partecipare alle discussioni. Non sappiamo quali aiuti avremo e non abbiamo ancora un protocollo nostro. Quello per la A comporta costi per 400 mila euro e se poi non si riparte più? Una ripartenza forzata rischia comunque di danneggiare tutto il sistema“.
Due temi caldi e cari ai tifosi: “Obiettivo Serie A? L’obiettivo resta quello. Ogni presidente ha la voglia sfrenata di prevalere sugli altri e commette qualche errore: serve più equilibrio“. Mentre in merito alla conferma di Cosmi, che prima dell’emergenza-coronavirus sembrava quasi scontato, Santopadre spiega: “Futuro ancora con Cosmi? Non lo so. In questi giorni non ho in testa questo pensiero. È presto per parlarne, ma lo reputo una persona intelligente con cui si può parlare di tutto e mi piace come lavora“.