Il ritorno in campo dopo il lockdown da coronavirus è stato un po’ come un nuovo inizio per i due giocatori del Perugia. Il biondo centrocampista finalmente decisivo in B (aveva segnato solo in coppa). Il terzino rumeno si è rivisto in campo
Gli otto minuti col Livorno, di fatto, non fanno testo. Erano un semplice “saluto” alla piazza perugina, dove era appena approdato. Il vero esordio di Romario Benzar da giocatore del Perugia può essere definito quello di Ascoli.
Sei mesi dopo, il terzino rumeno è pienamente inserito nel gruppo, avendo superato gli acciacchi e le difficoltà di inserimento che hanno contraddistinto la sua prima fase in biancorosso. Per carità, il posto da titolare, su quella fascia, è sempre di Mazzocchi, rigenerato dalla cura Cosmi ed ora punto di riferimento della manovra offensiva perugina, ma comunque Benzar, approfittando anche del tour de force che attende il Perugia, ha tempo e modo di ritagliarsi gli spaziche merita e ricordare a tutti che non è proprio l’ultimo arrivato. E qualcosina, al Del Duca, ha già fatto intravedere.
Non è una scoperta, invece, Hans Nicolussi Caviglia, le cui qualità sono da mesi sotto gli occhi di tutti. Gli mancava però il killer instinct che contraddistingue i centrocampisti di inserimento. Aveva già segnato fra i professionisti – in coppa contro il Sassuolo – fra l’altro su calcio di punizione, non esattamente la sua specialità. Per questo motivo, anche per lui, quella contro l’Ascoli può essere considerata la “vera” prima volta. Di certo la prima in B.
Hans si ispira a Crujiff: un modello altissimo. Ma anche a Perugia, da Vannini a Tedesco (tanto per fare due nomi) di centrocampisti di inserimento ce ne intendiamo. E gli auguriamo di calcare le loro orme.