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Calcio & Coronavirus, anche il ‘Curi’ dovrà attendere

Eventi a porte chiuse prolungati fino al 7 settembre. Intanto Spadafora è possibilista: ‘Lavoriamo ad una riapertura graduale’

I tifosi del Perugia dovranno attendere. Non che negli ultimi tempi i grifoni abbiano fatto molto per farsi mancare, ma pare proprio che per la riapertura degli stadi – e dunque anche del ‘Renato Curi’, a prescindere dalla categoria in cui militerà il Perugia nella prossima stagione – ci sarà da aspettare ancora un po’.

Intanto il calcio dovrà abituarsi ai match a porte chiuse almeno per un altro mese. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato il nuovo DPCM che mantiene alcune misure in vigore per contrastare la diffusione del coronavirus legate agli eventi sportivo, Calcio incluso. L’attuale provvedimento sarà valido dal 10 agosto fino al 7 settembre e non è escluso che venga prolungato. Di seguito lo stralcio del testo che si riferisce agli eventi sportivi.

Gli eventi e le competizioni sportive – riconosciuti di interesse nazionale e regionale dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano, dal Comitato Italiano Paralimpico e dalle rispettive federazioni, ovvero organizzati da organismi sportivi internazionali – sono consentiti a porte chiuse ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico, nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive Associate ed Enti di Promozione Sportiva, al fine di prevenire o ridurre il rischio di diffusione del virus Covid-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano. Anche le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, degli sport individuali e di squadra, sono consentite a porte chiuse, nel rispetto dei protocolli di cui alla presente lettera”.  

Nel merito è poi entrato il ministro Vincenzo Spadafora attraverso la sua pagina Facebook: “Sappiamo tutti quanto conti la presenza dei tifosi, sia in termini sociali che economici, per tutte le discipline e tutte le categorie – ha detto Il ministro dello Sport -. Così come è importante garantire l’attività motoria e sportiva nelle palestre scolastiche, per tutelare il diritto alla salute e al benessere dei più giovani e la ripartenza delle attività pomeridiane delle associazioni e delle società sportive”.

“Per questo – ha continuato Spadafora – stiamo lavorando al fine di prevedere, nella massima sicurezza e nel rigoroso rispetto di Linee guida e Protocolli specifici, l’apertura graduale degli eventi al pubblico, secondo formule simili a quelle previste al momento per gli eventi culturali. All’inizio della prossima settimana verranno presentati al Comitato Tecnico Scientifico i Protocolli necessari e già nel prossimo Dpcm, inoltre, potrebbe trovare spazio la possibilità per i Presidenti delle Regioni di valutare la presenza di un numero contingentato di spettatori per singoli eventi”.

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