
L’ex difensore del Torino ha dichiarato al Guardian : “Quando mancavano sette o otto sfide, ne abbiamo giocata una per il pareggio. Sbagliavamo occasioni apposta, ero l’unico contrario”. Nel 1997-1998 il Perugia ottenne la promozione a Reggio Emilia contro i granata
Nel 1997-1998 il Grifo tornò in Serie A. La terza parentesi da allenatore biancorosso di Ilario Castagner, che subentrò ad Attilio Perotti nel finale di stagione, e le condizioni ritrovate di Milan Rapajc permisero di agganciare il Torino in classifica con un’incredibile rimonta che portò allo spareggio di Reggio Emilia. Fin qua, una storia già nota. Buonissimo il ruolino di marcia del Grifo che riuscì ad agganciare il Toro al termine di una strepitosa rimonta in cui ruolo cruciale ebbe lo scontro diretto al Curi del 7 giugno.
A raccontare una nuova parte della storia di quel campionato è Tony Dorigo al Guardian. “Abbiamo truccato una partita – è stata la confessione del difensore granata che colpì il palo nel rigore decisivo a Reggio Emilia prima della decisiva trasformazione di Sandro Tovalieri – abbiamo giocato per il pareggio”. L’ex calciatore inglese ha rivelato: “Mancavano sette o otto partite da disputare. Un venerdì i proprietari sono entrati negli spogliatoi per dirci che avremmo pareggiato e chiederci di accettarlo. Ero l’unico che si era opposto, ma tutti iniziavano a ridacchiare. Ero disgustato, contro una squadra che era a metà classifica e non aveva nulla per cui giocare. Passavo io per quello sciocco. Sbagliavamo occasioni apposta in modo ridicolo e i tifosi come se avessero capito iniziarono a fischiare. I giocatori hanno iniziato a fermarsi: qualcuno aveva il raffreddore, la madre di qualcuno è morta e poi resuscitata”. Dovesse essere confermata la versione appena riportata di Dorigo, quel pareggio deciso “a tavolino” a sei/sette partite dalla fine si sarebbe dimostrato fatale per il Torino e salvifico per la rincorsa del Perugia.

Più di 20anni per confessare? Mo sta a vedere che qualche giudice, senza lavoro in tempo di covid,apre qualche fascicolo….giusto per rompere un po le palle.
appunto: dopo più di 20 anni è tutto prescritto. nessun giudice aprirà un bel niente
Proprio perchè gli hanno detto, rassicurandolo, che per la prescrizione le sue parole restano lettera morta si è messo a cantare “a costo zero”. Ci aviè raggió Petrini.
Dove girano i soldi non può vincere il più bravo..ma chi ha pagato di più.. è sempre stato e sempre sarà così! Chi vince guadagna con le promozioni…ma sempre meno di chi guadagna per perdere..
Sai che novità, come tutte qule di serie B da molti anni ad oggi!!!!! VERGOGNA