L’anticipazione de La Gazzetta dello Sport: già dalla prossima stagione si potrebbe aprire una ‘porta di servizio’ sulla cadetteria per i club di Serie C meglio classificati tra quelli che avranno trovato chiuso l’ingresso principale
L’ipotesi della Serie B a 40 squadre non è una novità. La novità è che il Calcio sta stringendo i tempi per effettuarla e non è affatto da escludere che possa essere attuata già per l’inizio della prossima stagione. Ad anticiparlo è stata La Gazzetta dello Sport nell’edizione del 19 febbraio,. unitamente ad una intervista al presidente federale Gabriele Gravina.
Che non ha solo parlato di B a 40 squadre, ma ha anche ipotizzato una divisione ‘verticale’ in due gironi, una sorta di Serie B1 e B2 da 20 squadre ciascuna. «Penso ad una riforma della Serie B da un punto di vista qualitativo, non quantitativo, che riguardi tutto il sistema. Bisogna ritracciare il profilo dell’area professionistica e di quella dilettantistica, altrimenti si surriscalda troppo il sistema», ha detto il numero uno del nostro calcio.
«Ci sono turnover troppo alti, e in Serie B il 40% delle squadre cambia ogni stagione. Una retrocessa dalla A alla B non ce la fa, non basta il paracadute. E allora si deve agire sulla redistribuzione delle risorse e della flessibilità degli emolumenti: la soluzione potrebbe essere quella di due gironi di B, in verticale, non orizzontale», ha concluso. L’ipotesi è tale, nel senso che la riforma dovrà passare al vaglio e al voto dei club ed è tutto da dimostrare che si riesca a realizzarla in tempi così brevi. Ma è chiaro che una soluzione di questo tipo interesserebbe i club di Serie C che chiuderanno il corrente campionato senza averlo vinto ma nella migliore posizione possibile. Il Perugia ad esempio punta dritto alla B passando dalla porta principale. Mentre intanto il presidente Massimiliano Santopadre si sarebbe candidato al Consiglio Federale per la Lega Pro proprio con l’intenzione di votare a favore della riforma. Hai visto mai…