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Burrai da leader: ‘Grifo, adesso vinciamole tutte’

Lunga intervista a cuore aperto del regista ai quotidiani locali: ‘Primo posto possibile, in caso contrario il secondo è importantissimo perchè si gioca meno. Non cambierei i miei compagni con i giocatori delle rivali, siamo i più forti. E per lo sprint ci alleniamo alle vittorie sporche…’

A cuore aperto su Perugia, il Perugia e la sua esperienza alla prima stagione in biancorosso, per lui non del tutto positiva a causa di qualche infortunio di troppo che ne ha limitato le possibilità. Ma anche e soprattutto i propositi di Salvatore Burrai, 33enne regista biancorosso che in una lunga intervista ai quotidiani locali, La Nazione, Il Messaggero e Il Corriere dell’Umbria, ha rilanciato le velleità del Grifo in chiave promozione. Eccone alcuni passaggi.

Abbiamo fatto un percorso da grande squadra, con 9 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta in 11 partite – ha detto Burrai -. Con i passi falsi contro Samb, Gubbio e Cesena, dove meritavamo di vincere, abbiamo dato fiato a chi ci sta davanti ma crediamo ancora che vincendo tutte le partite da qui alla fine del campionato possiamo dire la nostra per il primo posto. In caso contrario faremo di tutto per arrivare al secondo, nella migliore posizione possibile nell’ottica dei play-off. Secondo la mia esperienza avere meno partite da giocare conta tantissimo, sperando poi di avere tutti a disposizione perché nell’ultimo periodo da quel punto di vista la fortuna ci ha girato le spalle’.

E ancora, in merito al rendimento esterno cui ora il Perugia è deciso a dare una svolta in positivo: ‘Non riesco a trovare una spiegazione. Con il pubblico sarebbe cambiato qualcosa a nostro favore in casa, senza pubblico le squadre più deboli sono agevolate perché hanno meno pressioni. L’adattamento al terreno di gioco? Può essere una spiegazione, non a caso ci stiamo allenando sulle palle sporche e sulle seconde palle. Contro il Sudtirol è arrivata la prima vittoria ‘sporca’ del campionato. Ecco, dobbiamo farne di più ed essere più bravi sui campi stretti, sfruttando magari le palle inattive, vincere da squadra di C invece che da quella che deve dominare il campionato’.

Altra ‘chicca’, l’opinione rispetto alla forza del Perugia e delle rivali: ‘Se guardo gli scontri diretti rispondo che il Perugia è la più forte, sicuro. Non cambierei nessuno dei miei compagni con i giocatori di Padova e Sudtirol. Chi è rimasto dall’anno scorso cerca la rivincita, chi è arrivato vuole andare in B con il Perugia, il nostro è un gruppo bello compatto con un mister che ha grande voglia di far bene. La mia condizione? Sto meglio, soffro per un’ernia e grazie allo staff medico riesco a giocare. L’importante sarà finire il campionato, in estate mi dovrò operare. Giocare ogni tre giorni per me non è il massimo, ora si torna alle partite settimanali e questo mi porterà benefici’.

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