L’approfondimento sulla stagione dei biancorossi: il funambolo biancorosso ha mostrato una buona capacità di gioco fra le linee e ha superato i problemi comportamentali
L’immagine iconica della stagione di Falzerano non è una positiva, ma ha un forte significato simbolico. E’ la sua sostituzione per infortunio nel match dell’Euganeo. In quel momento si è capita fino in fondo l’importanza che ha avuto l’attaccante per Caserta, il quale nelle settimane successive non ha evitato di sottolineare più volte.
Dal carattere alla grinta
Non è facile accettare di disputare la Serie C dopo una retrocessione come quella della scorsa stagione. E’ stato tremendo per la piazza, non è stato bello per i calciatori. Falzerano rientra nella categoria di chi è rimasto per cancellare quella brutta pagina della storia biancorossa ed è riuscito nell’impresa. Inizialmente il suo carattere gli ha portato problemi tanto da essere stato messo anche fuori rosa in occasione della partita contro il Modena, dopo un buon inizio. Il trequartista ha lavorato duramente e ha mostrato a Caserta la grinta che il tecnico cercava per fidarsi di lui.
L’arma della fantasia
Da Modena al Modena. Nella partita di ritorno al Curi, le rapide combinazione del trio offensivo Elia-Melchiorri-Falzerano contro una delle difese meno battute d’Europa è stata uno spettacolo per gli amanti del calcio. Il trequartista ha mostrato, così come Minesso, una grande capacità di giocare tra le linee portando quell’abilità nel giocare nello stretto che in pochi grifoni avevano. Tre i gol in quattro partite consecutive (FeralpiSalò, Mantova e Arezzo) in una stagione senza grandi numeri.
VOTO: 7