Approfondimento de Il Messaggero e La Nazione: i lavori a gennaio, il settore non sarà chiuso. Prove di staticità ok ma l’ampliamento al 75% potrebbe non riguardare il settore più popolare
Giornata di approfondimento sulla situazione-stadio per i quotidiani locali, Il Messaggero e La Nazione Umbria. Le prove di staticità effettuate dai tecnici della Cpv durante la partita del Perugia con il Cosenza hanno avuto esito positivo. Tanto è vero che poi contro l’Alessandria in curva sono entrate ancora 1300 persone. Ma resta la necessità di interventi urgenti e importanti di ristrutturazione sulle parti in acciaio della curva Nord, lavori messi a cantiere dal Comune che ha varato un investimento da un milione di euro.
La novità è che questi lavori saranno effettuati a campionato in corso, con ogni probabilità dopo le vacanze di Natale e dopo Capodanno, in concomitanza con la sosta invernale del campionato: considerando che dopo l’1 gennaio il Perugia giocherà in casa soltanto il 22 gennaio contro il Frosinone, ci saranno venti giorni per effettuare i lavori senza bisogno di chiudere il settore.
Intanto si corre verso l’ampliamento al 75% della capienza degli stadi e sono molto elevate le probabilità che anche il Curi possa essere aperto a circa 7.000-7.500 persone già in occasione della sfida contro il Brescia del il 16 ottobre. Ma questo ampliamento al 75% potrebbe anche non riguardare la stessa Nord, che nel caso passerebbe dagli attuali 1.312 a circa 1.900 spettatori. Sarà la Commissione Provinciale di Vigilanza ad esprimersi, probabilmente solo il giovedì precedente la partita.
Tutto è possibile anche se la volontà resta quella di un’equa distribuzione del pubblico nei vari settori, al fine di evitare assembramenti sia per la questione Covid e per non sovraccaricare le strutture. Per questo sembra oggi ancora più opportuna la decisione del Perugia di uniformare il costo dei biglietti della Gradinata a quelli di curva Nord.