Ai biancorossi manca il guizzo, gli amaranto vanno in vantaggio e poi si chiudono bene in difesa
Dopo sette giornate il Perugia riscopre la parola sconfitta. La squadra di Alvini prova a fare la partita come ha abituato gli spettatori in questo avvio di campionato ma a festeggiare è la Reggina. Gli uomini di Aglietti si rivelano cinici e ottengono il massimo: due gol e tre punti con solo tre tiri verso lo specchio della porta. A rompere l’imbattibilità di Chichizola che durava da 343 minuti è Galabinov che dopo soli cinque minuti sguscia via tra Angella e Zanandrea e incorna trovando il vantaggio. I padroni di casa non vengono però affossati dalla doccia ghiacciata e anzi cercano con ancora più insistenza il gol. Il più pericoloso dei biancorossi nel primo tempo è Matos, che però manda fuori di testa la palla più ghiotta su assist di Ferrarini. Il raddoppio arriva nel finale della prima frazione quando l’ex di turno Di Chiara mette un cross teso dalla sinistra. Angella svirgola il pallone che colpisce Segre prima di terminare nei piedi di Bellomo che non sbaglia l’appuntamento con il gol.
Nella seconda frazione il club calabrese si limita a contenere affacciandosi nell’area biancorossa solo in un’occasione con Galabinov che viene anticipato da Zanandrea e chiede il fallo di mano quando però il difensore ha toccato con la testa. Il Perugia continua a insistere senza però chiamare mai Turati a compiere degli straordinari, soffrendo contro una squadra chiusa in difesa. Fuori la rovesciata di Segre come il tentativo di Kouan e la botta di De Luca nel finale. Insomma i grifoni ci provano ma non trovano il guizzo decisivo per accorciare le distanze, riaprire la partita e sperare nella rimonta. Evidenziati nuovamente dei limiti in attacco che pesano molto nelle giornate in cui la difesa non fornisce una prova impeccabile e subisce gol. Serve sbloccarsi prima possibile prima che sia troppo tardi considerando che nelle ultime quattro partite i biancorossi hanno trovato gol solo su rigore e su un regalo dell’Alessandria. Alvini aveva chiesto dei passi in avanti che però non ci sono stati. Ora va subito resettata la serata e i grifoni dovranno proiettarsi alla sfida di lunedì a Ferrara contro la Spal. Da segnalare il ritorno in campo di Burrai nella ripresa e l’infortunio di Carretta uscito zoppicando solo due minuti dopo il suo ingresso.