
Il Perugia si rende pericoloso in più occasioni ma non trova il gol. Gli ospiti la vincono nel finale con Cambiaghi
Incredibile ma vero. Il Perugia che arrivava da sette risultati utili consecutivi cade contro il Pordenone che in trasferta non aveva mai vinto in stagione. L’ennesima conferma che le partite vanno giocate in campo, dove i valori sulla carta della vigilia si possono invertire. Così i ramarri di Tedino con corsa, sacrificio e determinazione sbancano il “Curi”.
Il primo tempo è uno di quelli piacevoli per gli spettatori ospiti con le due squadre che attaccano e si rendono pericolose in più occasioni. Provvidenziale Chichizola in uscita su Mensah che approfitta dell’errore sul retropassaggio di Angella ma non trova il gol. Gli ospiti vanno vicini al vantaggio anche con Butic che in allungo però colpisce male. Il Grifo risponde con il capitano che su corner di testa manda alto e Ferrarini che vede Perisan negargli la gioia del gol. Il secondo tempo è meno entusiasmante ma i biancorossi continua ad attaccare sbagliando però l’ultimo passaggio o non inquadrando la porta. Cerca il grande gol Angella in rovesciata. Ma alla fine a centrare il bersaglio è Cambiaghi che sugli sviluppi di un corner batte Chichizola e regala ai ramarri tre punti importantissimi per la rincorsa salvezza. Il Perugia non si dà per vinto e prova l’assedio nei minuti di recupero: il match si chiude con la parata su Ghion. Ora durante la sosta dovrà lavorare per prepararsi al meglio al tour de force di febbraio che inizia con le difficili sfide contro Ascoli e Frosinone. Al termine della partita rimane un grande punto di domanda: Murano venduto all’Avellino sabato stesso sarebbe stato utile? Il calcio non si fa con i se e con i ma: è il Pordenone a portare a casa i tre punti.
