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Grifo, Lisi: “Brucia ancora per Brescia. Abbiamo creduto fortemente nella A”

L’esterno sul finale di stagione del Perugia: “Danno fastidio il fatto che sono passati loro e alcune scelte arbitrali. Nello spogliatoio eravamo convinti di giocarcela con il Benevento e vista la partita di giovedì potevamo arrivare in finale”

“Brucia ancora tanto”. Così Francesco Lisi, a cinque giorni dalla sconfitta di Brescia che ha causato l’eliminazione del Perugia dai play off, descrive le sue sensazioni ripensando alla partita del Rigamonti: “Ci ha dato fastidio che sono passati loro quando lo meritavamo noi. Così come il fatto che hanno dato loro un rigore quando il primo tempo era finito e che annullare il gol di Santoro è stato allucinante. Fourneau non doveva fischiare, ma andare a rivedere l’episodio dopo che il pallone era entrato”. Guardando la partita di mercoledì tra Brescia e Monza, il pensiero che poteva essere il Perugia a giocarsi la finale è stato forte: “Eravamo convinti che vincendo a Brescia potevamo dare fastidio a tutti. Contro il Monza potevamo fare davvero bene. Sarebbero venuti al Curi con la piazza che ci sosteneva alla grande e sarebbe stato come giocare in quindici. Per questo siamo amareggiati ma ci siamo detti che se continuiamo così possiamo toglierci delle soddisfazioni”.

L’esterno fa il suo pronostico guardando le squadre ancora in corsa per la terza promozione: “Tifo Pisa per il mio trascorso anche se la perdita di Caracciolo è pesante. Secondo me la finale sarà tra Benevento e Monza, dentro lo spogliatoio pensavamo di arrivare ad affrontare il Benevento”. Per Lisi è il momento di fare il bilancio del suo primo anno da grifone: “A Perugia sono stato molto bene, ho sentito la fiducia di Alvini e della società e ho legato con diversi compagni. Il voto credo sia positivo. Ho fatto quattro gol e ne potevo fare altri. In generale potevo fare molto di più anche se ultimamente ho avuto un problema al ginocchio che mi ha condizionato. Con Andrea (Beghetto, ndr) ci eravamo conosciuti a Pisa e penso che il tecnico c’abbia alternato alla grande. Ho giocato a sinistra perché così riuscivo a rientrare ma posso stare anche a destra. Con il passare delle partite gli avversari ci conoscevano meglio e ho dovuto cambiare modo di giocare buttandomi più negli spazi senza palla”. Infine, sul campionato del Perugia: “Penso che sia stata un’annata importante per tutti. A inizio anno si parlava di un campionato difficilissimo e anche più bello della A. Noi ci siamo salvati con nove giornate d’anticipo e siamo arrivati ai play off, che rappresentano la torta a cui manca la ciliegina. C’è servito tempo per conoscersi ma credo che già a Genova in Coppa Italia esprimevamo la nostra identità chiara. Peccato però per come è finita. C’ho creduto molto alla Serie A e salutarci ci è dispiaciuto perché eravamo davvero un bel gruppo”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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