Dai quotidiani locali: niente vacanze, nessun tradimento ma legittima scelta professionale dopo un accordo sulla parola col club. E la prima chiamata della Cremonese è arrivata dopo la cena con i tifosi
Per seguire la vicenda del suo ormai sempre più probabile passaggio alla Cremonese in maniera più appropriata, Massimiliano Alvini ha deciso di non andare in vacanza con la famiglia come invece aveva programmato. Lo scrivono i quotidiani locali, Il Messaggero, La Nazione e Il Corriere dell’Umbria. Il tecnico di Fucecchio è rimasto ed ha seguito ovviamente anche le reazioni dei tifosi del Perugia, che alla sua figura avevano legato i rinnovati entusiasmi e ora si sentono come un innamorato tradito.
Eppure pare proprio che quando Alvini ha firmato il prolungamento alla presenza di Santopadre, Giannitti e Comotto – che ancora era il Dg – ci sia stato l’esplicito accordo non scritto che il Perugia avrebbe preso in considerazione una trattativa per lasciarlo andare in caso di chiamata dalla serie A. Tanto è vero che Alvini avrebbe successivamente rifiutato l’offerta di due squadre di B, mentre la chiamata della Cremonese (prima al Perugia e poi allo stesso tecnico) sarebbe arrivata la mattina successiva alla cena con i tifosi, quando Pecchia ha deciso di lasciare i grigiorossi e quando il tecnico toscano era ancora ignaro di tutto.
Insomma, nessun tradimento ma una scelta professionale per salire su un treno che passa e chissà se ripasserà. Una scelta legittima e rispettabile che però non mette in cima alla lista delle priorità, questo va detto perchè è la realtà, la passione di una piazza gloriosa ed importante come Perugia e una società che su di lui ha puntato e in lui ha creduto.