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Castori si presenta: “Il mio Grifo sarà fatto di fame e idee”

Il tecnico al suo primo giorno a Perugia: “Non mi interessano i grandi nomi ma chi ha voglia di correre. Sarà un campionato duro ma daremo tutto sul campo”. E gli spunti tattici…

Fame e idee. Queste sono le due parole che riecheggiano nella conferenza di presentazione a Perugia di Fabrizio Castori. Il tecnico che con dieci promozioni alle spalle raccoglie l’eredità di Massimiliano Alvini ha fatto capire cosa vorrà dai suoi giocatori: “Non mi interessano i grandi nomi ma chi ha voglia di correre, sacrificarsi e ha fame di affermarsi”. Rispetto al predecessore il suo gioco avrà delle somiglianze ma anche molto differenze: “Da ottobre ho visto qualche partita al Curi e mi sono piaciute molto l’aggressività e la ricerca della profondità. Lui ha fatto un ottimo lavoro. Io non voglio però vedere passaggi al portiere perché mi fanno arrabbiare. Ricordiamo che il gol va fatto sull’altra porta. Il campo poi è più lungo che largo e dovremmo giocare più in verticale che in orizzontale. A Carpi avevamo il minor possesso palla e il maggior numero di tiri in porta. Diventammo un caso per tutta Europa tanto che il Times mi dedico un articolo dal titolo ‘Il becchino del tiki taka'”.

Sul rapporto con la società: “Mi hanno cercato presidente e direttore quando Alvini ha comunicato loro di voler andare via. Giannitti ha dimostrato fin dal primo contatto di sapere quali giocatori voglio e questo mi ha convinto”. La piazza di Perugia gli è stata introdotta da diversi amici: “Ho un bel rapporto con Giovanni Pagliari che è molto contento che sono ad allenare in quella che considera casa sua. Il cuore biancorosso me lo hanno descritto anche Serse Cosmi e Walter Novellino”. Il tecnico marchigiano ha mostrato da subito grande capacità di linguaggio e una forte verve regalando diversi slogan tra i quali “Lo spazio è il nostro miglior giocatore, dobbiamo saperlo utilizzare” e il “castorizzare” diventato dalle promozioni a Lanciano in poi marchio di fabbrica delle sue squadre. Chiusura sulla prossima Serie B: “Sarà davvero dura. Il Parma non può sbagliare due campionati di fila. Dalla Serie A sono scese squadre come Venezia, Cagliari e Genoa che oltre a un importante paracadute hanno anche squadre importanti e città grandi. Dalla C sono salite società forti come Modena e Bari a cui farà seguito una tra Palermo e Padova”. C’è da rimboccarsi le maniche per scalare la montagna. Si parte il quattro luglio e Castori non ha dubbi: “Il mio biglietto da visita sarà il campo”.

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