Il nuovo direttore generale: “Quest’anno il Perugia mi ha emozionato. Qua mi sento a casa e ho scelto di trasferirmi. Determinante l’amicizia con Santopadre”
“Avevo la richiesta di una società di A ma ho preferito Perugia”. Nella sala stampa del Renato Curi riecheggiano le parole di Attilio Matarazzo, dichiarazioni a cui i tifosi faranno particolare attenzione una settimana dopo l’addio di Alvini direzione Cremona e quindi Serie A. Il nuovo direttore generale ha spiegato così le motivazioni che lo hanno spinto ad accettare la causa biancorossa: “Ho assistito partite del Perugia in questa stagione esaltante. Ringrazio tutti quelli che lavorano intorno alla squadra. Qua mi sento a casa e ho diversi amici. Con il presidente Santopadre sono legato da tanti anni e non mi interessava la categoria. Mi ha chiesto di lasciare le mie attività e concentrarmi solo sulla società. Ho accettato con entusiasmo trasferendomi da Roma”.
Matarazzo raccoglie l’eredità di Gianluca Comotto ma a differenza del suo predecessore avrà meno un ruolo tecnico e più manageriale: “Il mio compito sarà gestire la parte organizzativa collaborando con l’area marketing e commerciale. Non entro mai nel discorso tecnico perché c’è già chi fa questo lavoro. Per crescere tutti insieme mi piacerebbe fare delle tavole rotonde con la stampa che possano diventare momenti importanti di confronto”. Visto il suo passato in Lega ha parlato anche di come appare Santopadre nelle sedi istituzionali: “Carico, vulcanico, coraggioso. Insieme ad altri presidente ha permesso che avvenissero cambiamenti importanti. E’ stato il primo ad assecondarmi per il discorso Konami legato ai videogiochi”. In chiusura un pensiero sui tifosi: “Dobbiamo capire che sono loro i nostri clienti e dobbiamo accontentarli il più possibile. Molte cose che facciamo tendono invece ad allontanarli. Lo stadio deve essere un biglietto da visita importante e dobbiamo capire quanto siamo disposti a fare”.