L’ex direttore generale biancorosso a Sportitalia: ‘Con Alvini stavamo lavorando bene ed è stato un peccato scendere dalla nave’
‘Il Perugia è una società seria, da questo punto di vista non voglio sentire certe cose perché non rispecchiano la verità. Quest’anno la squadra ha cambiato progetto troppo in fretta e sta pagando questo’. Così l’ex direttore generale del Perugia Gianluca Comotto è tornato a parlare del suo recente passato in biancorosso ai microfoni di Sportitalia.
Tra i tanti i temi toccati dal classe ’78 c’è ovviamente stato quello della separazione dal Grifo: ‘Voglio sempre essere positivo, era una parentesi destinata a chiudersi. Il presidente aveva in mentre altri tipo di situazioni: aveva bisogno di un direttore generale meno tecnico e più competente dal punto di vista commerciale. Anche il presidente voleva tornare ad essere più presente all’interno della gestione’.
Massimiliano Santopadre. ‘A livello finanziario è uno dei più bravi, sa far quadrare i conti. In questo calcio poco romantico è una figura che funziona: dopo la retrocessione è stato bravo, non era scontato rimettere le cose al proprio posto’.
La Serie A. ‘Era complicato ma si poteva tentare il salto con un progetto a lungo termine: potevamo provarci nonostante il budget del Perugia non è lo stesso delle prime otto. Sarebbero servite ottime idee, un evidente progettualità e una continuità lavorativa. Speravo potesse essere un progetto a lungo termine, stavamo lavorando bene insieme ad Alvini ed è stato un peccato scendere dalla nave’.
Progetti futuri. ‘Da gennaio inizierò a restringere il campo e a fare una selezione accurata. Ho fatto tutti i ruoli quindi sono aperto a tutto, cercherò una situazione in grado di soddisfarmi sotto tutti i punti di vista’.