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Parma-Perugia, Castori: ‘Ci sta di perdere per due eurogol’

Il tecnico biancorosso dopo la sconfitta del Tardini: ‘Non siamo stati gli stessi delle ultime partite ma paghiamo la qualità e le prodezze della squadra avversaria’

Così Fabrizio Castori a Umbria Tv dopo la sconfitta del suo Perugia a Parma. ‘Intanto era normale aspettarsi un Parma concentrato, una squadra di alto livello che aveva preso quattro gol a Bari e veniva da un periodo negativo. Noi abbiamo fatto la partita che dovevamo, si è perso perché il Parma ha fatto due eurogol, due giocate da campioni, quando gli avversari sono bravi bisogna saperlo accettare. Non bisogna drammatizzare, abbiamo fatto una partita non al livello delle ultime ma discreta, non abbiamo concesso nulla e loro sono stati bravissimi a fare quei due gol, noi a livello tattico o di giocate non abbiamo concesso molto. Abbiamo commesso errori sui gol? Sul primo Benedyczak ha saltato su un cross da 40 metri, c’era poco da fare. Sul secondo probabilmente sì ma va anche detto che non è frequente vedere calciare di prima da 40 metri sotto l’incrocio, sono pochi i giocatori capaci di fare quelle cose lì’.

Sugli esterni avete sofferto. ‘Sì ma per pochi minuti. Siamo partiti bene, poi abbiamo avuto problemi e nel secondo tempo abbiamo invece ripreso le misure. Nel secondo tempo abbiamo fatto molto meglio ma l’eurogol ci ha tagliato le gambe, avevamo creato con Olivieri sull’1-0 e con Lisi. Prendiamo atto e andiamo avanti’.

I singoli hanno fatto la differenza, si aspetta qualcosa dal mercato? ‘Per me è difficile rispondere, devono rispondere direttore e presidente. Io riconosco la qualità del Parma i cui gol sono figli della qualità di giocatori di livello alto per questa categoria. Ci è mancata la cattiveria di buttarla dentro, si potevano sfruttare meglio le occasioni. Noi non abbiamo subito, la differenza sono stati i gol. Dobbiamo andare avanti, analizzare e imparare per migliorare e crescere. Siamo dispiaciuti per la sconfitta ma non dobbiamo drammatizzarla. Matos e Di Carmine? Hanno bisogno di giocare e in quel momento servivano’.

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