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Bari-Perugia, Castori esulta: ‘Il Grifo è in lotta, siamo vivi’

Il tecnico dopo lo strepitoso blitz del San Nicola: ‘Andare sempre a manetta paga, vittorie come queste ci fanno tornare in vita e ci restituiscono fiducia. Il mercato? Avrò Capezzi e Struna, il resto alla società’

Così il tecnico del Perugia Fabrizio Castori davanti alle telecamere di Umbria Tv dopo lo strepitoso blitz del San Nicola. ‘Partita bella, vittoria cercata, voluta e meritata. A Parma abbiamo perso per due prodezze ma il Perugia è da un po’ di tempo che ha migliorato il trend. A volte giocando bene e a volte fornendo ottime prestazioni come oggi, speriamo di mantenere questa linea a lungo. Nell’ultimo periodo la squadra ha dimostrato di essere cresciuta, in questo campionato tutti gli avversari hanno qualità e sono degni di rispetto, perdere a Parma non è una vergogna. Avere recuperato in classifica ed esserci messi nella condizione di avere più fiducia è per noi motivo di soddisfazione, sperando di continuare’.

Poi Castori ha proseguito entrando anche nel merito dei cambi: ‘Abbiamo preso fisionomia, identità e connotati delineati, stiamo crescendo nella condizione, nell’organizzazione tattica e nell’autostima di conseguenza. I cambi? Prima della partita ho cambiato mezza squadra per attingere a risorse nervose che qualche giocatore aveva perso, quando vai sempre a manetta in aggressione l’aspetto mentale conta come quello fisico. Di Serio l’ho messo al momento opportuno quando Di Carmine aveva speso tutto, idem Luperini con Kouan, Lisi l’ho inserito perché Paz era stato ammonito e avevamo bisogno di più spinta e qualità. Poi Bartolomei per Iannoni che aveva fatto una gran partita ed era stanco. Rosi? Non è un dogma che l’esperienza sia fondamentale, i giocatori a volte hanno bisogno di ricaricarsi, io guardo gli allenamenti e poi tiro le somme per la formazione. Non esiste che un giocatore possa entrare se non mi ha dimostrato di avere la forma e la mentalità per farlo. Facendo giocare sempre gli stessi mi darei la zappa sui piedi da solo’.

Quindi sul record di presenze con 518 panchine in B, terzo di sempre e primo tra i tecnici in attività: ‘Spero non sia un modo elegante per dirmi che sono vecchio – ha scherzato -. Perché vecchio non mi ci sento per niente. Se a livello numerico c’è bisogno di qualche rinforzo? Abbiamo chiuso Capezzi, torna Struna e poi vedremo se la società vorrà fare ulteriori aggiustamenti’.

Quindi ulteriori considerazioni sul blitz a Bari sono arrivate in sala stampa. ‘Con noi tutti fanno fatica a impostare dal basso, andiamo a mangiare proprio là. Poi non sempre ci riesce come nel secondo tempo col Palermo, dopo che nel primo dovevamo stare 5-0 per noi. A Parma stessa cosa, non abbiamo tenuto questo ritmo. Il nostro modo di giocare richiede grande dispendio di risorse fisiche ma paga, questi risultati ci fanno tornare in vita, non siamo salvi ma siamo vivi e in lotta. A Benevento e col Palermo abbiamo giocato partitoni, abbiamo dato spettacolo e ti chiedi come hai fatto a pareggiare, allora. Abbiamo confermato di essere cresciuti e migliorati nel tempo medio, non siamo più ultimi e staccati. Di Serio? Io lo alleno, è mio, lui e Olivieri vanno a manetta e sono utili per il nostro gioco nell’attaccare la profondità, anche Di Carmine ha fatto un buon lavoro’.

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