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Casasola si racconta a 360 gradi tra Perugia, Castori, l’Argentina e Messi

Il difensore del Grifo è stato ospite di DAZN Talks dove ha raccontato anche un aneddoto scaramantico tipico degli argentini

‘Siamo consapevoli che non possiamo rilassarci nemmeno un attimo perché questo campionato non te lo permette’. Così ha parlato Tiago Casasola durante il suo intervento a DAZN Talks, la trasmissione condotta da Ilaria Alesso e Alessio De Giuseppe che hanno ‘interrogato’ il difensore biancorosso spaziando su vari temi.

Ascoli. ’Quella contro l’Ascoli è una partita molto sentita sia per noi che per i tifosi. Siamo carichi e consapevoli della qualità dell’Ascoli. Guai a sottovalutarli solo perché vengono da un periodo complicato’.

Castori. ‘Con il mister si è creato un rapporto che va al di là del campo. È una persona incredibile che è sempre a tua disposizione e ti permette di esprimerti al meglio e dare il tuo massimo. Sono contento di poter lavorare ancora con lui’.

L’Italia. ‘Sono in Italia da 8 anni, non avrei mai creduto di crearmi una vita qua. È stata una bella scoperta. Qui ho creato la mia famiglia e sono felice. Questo ovviamente non cambia l’amore per la mia Argentina, quando posso torno là per vedere i miei cari. Mi godo entrambi i paesi’.

Curado. ‘Con chi ho legato di più? Con Marcos Curado, visto che anche lui è argentino. Ma un po’ con tutti quanti, è uno spogliatoio molto unito’.

Messi o Maradona?Maradona non l’ho vissuto quindi dico Messi ma sono due icone per noi argentini. L’argentino più forte in Serie A? Di Maria, viene spesso penalizzato dagli infortuni ma se sta bene è uno dei top al mondo’.

Scaramanzia. ‘Come tutti gli argentini ho sempre due bracciali ai polsi, uno rosso e uno viola. Dicono che il rosso porta fortuna e che il viola porta via le negatività. Se fate caso, ogni giocatore argentino, ha addosso almeno uno di questi braccialetti’.

La Serie A. ‘Purtroppo non l’ho mai assaggiata ma è un sogno che rimane. Mi rendo conto che non è facile a 27 anni e che l’unico modo è vincere un altro campionato di Serie B E tante volte nemmeno basta…io ne sono un esempio! Ma questo mi motiva ancora di più’.

Il calciatore più forte con cui hai giocato?Angel Correa. Ho fatto con lui molte partite con le giovanili dell’Argentina. Era imprendibile.’.

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