
Dai quotidiani locali: l’argentino l’anno scorso in giallazzurro fu impiegato con scarsa continuità e andò via a gennaio
Tiago Casasola è da considerare elemento indispensabile nell’economia del gioco del Perugia di Castori, dove sta vivendo una stagione a dir poco positiva. Lo scrive Il Messaggero nell’edizione odierna, ricordando come l’argentino ha realizzato 6 gol (segnando 5 volte dal dischetto, sembra avere risolto il problema-rigori che si presentò a inizio stagione), è il capocannoniere della squadra e ha messo a referto anche 4 assist in 28 presenze, giocando sempre fatta eccezione per le 3 partite con Baldini alla guida.
In stagione sono oltre 300 i duelli affrontati con una percentuale di quelli vinti che supera il 50%, 93 duelli aerei vinti, 53 tackle vincenti e 124 duelli a terra vinti. Roba da grandi. Eppure, un elemento come Casasola è indispensabile per Castori e probabilmente per molti altri ma non lo è stato un anno fa per Fabio Grosso a Frosinone. In un contesto in cui i giallazzurri guidati dall’ex grifone adottavano la difesa a quattro, Casasola venne impiegato nell’andata con scarsa continuità, mettendo insieme 11 presenze di cui 8 da titolare, facendo la sua parte (difficile che l’argentino non partecipi alla lotta) ma senza evidentemente rubare l’occhio al punto tale da togliere il posto alla concorrenza, rappresentata da Brighenti e Zampano.
La decisione di partire a gennaio è stata logica conseguenza e anche scelta azzeccata, considerando che è andato a mettere referto un’altra promozione in A (la seconda consecutiva dopo quella con Castori a Salerno) nella Cremonese di Pecchia. Chiaro che sabato (ore 16,15) al Curi contro la capolista l’argentino potrebbe avere motivazioni supplementari, sempre che ce ne sia bisogno, per dimostrare anche agli avversari il suo reale valore.
