Il presidente ai quotidiani locali nel day-after del Consiglio Federale: “Le leggi non possono essere stravolte da nessuno”. Retroscena: “Il Lecco avvertito da una mail prima delle semifinali”
Nel day-after della decisione del Consiglio Federale che allontana il Perugia dalla B, è possibile leggere sui quotidiani locali – Il Messaggero, La Nazione ed Il Corriere dell’Umbria – dichiarazioni più approfondite e circostanziate di Massimiliano Santopadre sulla reazione e sulle conseguenze per il Perugia.
“E’ stata una votazione politica”, ha tuonato il presidente, che era presente in Figc per sorvegliare i lavori. “Gli stessi componenti dell’organo di controllo che si sono pronunciati pochi giorni fa in un senso, oggi hanno riscritto le carte in maniera tale che i consiglieri federali si sentissero tutelati da eventuali cause civili (il Perugia aveva “diffidato” la Figc, ndr). Si vede che oggi erano confusi. Per me e per la legge il Perugia sta in B, poi chi resterà fuori e se la B sarà a 22 o 21 non mi interessa. Le leggi non possono essere stravolte dai consiglieri e da nessuno. Sono convinto che i giudici del Collegio di Garanzia valuteranno in maniera neutrale e guarderanno i termini perentori. Tra l’altro abbiamo saputo che la Lega di B aveva inviato alle semifinaliste dei playoff di C una mail per avvertirle di muoversi in tempo per gli eventuali problemi infrastrutturali”.
E invece, si è praticamente considerato che il Lecco ha avuto solo due giorni per la domanda di iscrizione alla B. Come se il Lecco non avesse avuto settimane a disposizione, come non arrivasse ai playoff da ormai tre anni consecutivi, come se i problemi logistici che possono sopravvenire nell’espletamento di una domanda di iscrizione entro i termini perentori, non obblighino una società professionistica a muoversi per tempo. Da non crederci.
“Per essere sempre pronto a esaudire le richieste a livello infrastrutturale – ha spiegato ancora Santopadre – il Comune di Perugia ha speso qualcosa come 4 milioni di euro nei 12 anni della mia gestione. Il Sindaco di Lecco non mi venisse a dire che il Lecco deve andare in B”. E ora? L’11 a Como è annunciata la stesura del calendario di B. “Per me deve essere bloccato per aspettare il verdetto del Collegio di Garanzia, a questo punto anche il format a 20 è in discussione. Se vogliono andare contro la legge, ognuno si prenderà le sue responsabilità. Di sicuro il Perugia andrà fino in fondo, fino all’ultimo grado di giudizio dell’ultimo tribunale”. Intanto il Consiglio Federale ha creato un primo, clamoroso precedente sui termini perentori (era quasi l’unica certezza rimasta) che nei prossimi anni aumenterà a dismisura i guai del Calcio.