La prima sfida di sempre del Perugia contro la Juventus Next generation, se preferite Juve Under 23, non sarà più facile o più difficile ma di sicuro diversa. E non solo per la giovane età del team bianconero, quella dall’età media più bassa del torneo (20, 9 anni) a fronte dei grifoni che sono invece tra i più esperti (25,5). Ma anche e soprattutto per le motivazioni, visto che la Juve Next Gen è fuori classifica. L’obiettivo stagionale dei giovani bianconeri non è la B ma strappare la convocazione in prima squadra ad Allegri, anomalia che gli ultrà perugini ritengono aberrante e contestano annunciando l’intenzione di non effettuare la trasferta.
A scriverlo nel loro approfondimento sono i quotidiani locali, Il Messaggero, La Nazione ed Il Corriere dell’Umbria. E le particolarità della sfida non finiscono qui: si sfidano le due formazioni più ricche di elementi di origine straniera del girone. Il Perugia in organico ne ha 8 (il lituano Adamonis, l’italo-albanese Abibi, il croato Vulikic, l’ivoriano Kouan, il colombiano Paz, il brasiliano Matos, l’argentino Vazquez e il tedesco Ebnoutalib).
La Juventus ne ha invece 11 (il bosniaco-sloveno Muharemovic, gli olandesi Huijsen e Comenencia, il franco-congolese Ntenda, il marocchino Rouhi, l’italo-norvegese Palumbo, il tedesco-togolese Salifou, i belga-congolesi Nonge e Mbangula, l’italo-albanese Hasa, il turco-tedesco Yildiz – nella foto), per la maggioranza dotati di doppio passaporto. Anche se poi sia il Perugia che la Juve ne hanno schierati massimo 5 alla volta (il record dei grifoni in casa della Spal con Adamonis, Vulikic, Kouan, Matos e Vaquez in campo tutti insieme). Proprio in queste ore la Juventus ritrova i giocatori al rientro dalle nazionali, ovvero Hasa, Huijsen, Mbangula, Muharemovic, Yildiz e l’azzurrino Under 21 Turicchia.