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Il Grifo ha allestito lo scouting in Italia e all’estero. Ed è già record di stranieri

Da Il Messaggero - Importante investimento del club: 15 osservatori diretti da Giugliarelli e Marino, sala operativa per scovare talenti in campo nazionale ed internazionale. Il metodo della "squadra-ombra"

Sono nove gli stranieri del Perugia, il numero più elevato del girone B insieme alla Juventus Next Gen. Adamonis (Lituania), Abibi (Albania), Vulikic (Croazia), Kouan (Costa d’Avorio), Paz (Colombia), Matos (Brasile), Vazquez (Argentina) più gli ultimi arrivati Sylla (Senegal) e Lewis (Olanda).  Senza dimenticare che da inizio stagione hanno fatto parte dell’attuale gruppo di Baldini prima e Formisano ora ragazzi come Younes Ebnoutalib (Germania), Lickunas (Lituania), Sulejmani (Albania, prima di essere ceduto alla Lazio), Souarè (Francia), Lomangino (Canada), Sadetinov (Bulgaria), e che presto potrebbe toccare al portiere italo-camerunense Francesco Yimga oppure all’altro Ebnoutalib (il fratello) che fa il difensore centrale.

Molti sono giovani portati nella Primavera biancorossa e fatti crescere fino ad arrivare alla prima squadra, a certificare un evidente cambio di strategia del Perugia. Un trend iniziato già quando Roberto Goretti era direttore sportivo e Jacopo Giugliarelli responsabile del Settore Giovanile, progredito negli anni e, nel corso della tormentata estate scorsa, messo in atto anche per la prima squadra attraverso un investimento cospicuo e mirato, voluto fortemente dal presidente Massimiliano Santopadre.

L’avvento in Italia di ricche società straniere ha alzato il livello degli investimenti e il Perugia, nella difficile situazione ambientale post-retrocessione, è stato costretto ad adeguarsi. Scovare giocatori all’estero e nei campionati minori italiani attraverso uno scouting capillare per avere costi più bassi, diventa così un imperativo. La società ha dunque destinato fondi per potenziare lo scouting, mettendo sotto contratto nuovi collaboratori, allestendo nella sede di Pian di Massiano una sala con tre monitor, una per le riunioni vicino all’ufficio di Giugliarelli, e mettendo al lavoro 15 operatori, di cui 4 per la prima squadra (2 a tempo pieno), gestiti e coordinati dal responsabile Alberto Marino e dallo stesso ds in pectore.

Ad essere analizzati a fondo sono campionati tecnicamente all’altezza della C italiana in cui il Perugia abbia possibilità di operare a livello economico (ad esempio la terza serie francese, la C tedesca, la B olandese, la A svizzera e irlandese ma anche la serie D italiana), vengono poi stilate delle relazioni, le migliori vengono verificate e vanno a incrementare il database fino a realizzare autentiche ‘top 11’ per ogni campionato. La scrematura finale porta alla individuazione di una squadra-ombra, composta dai giocatori ritenuti ideali da acquisire per il Perugia qualora se ne presentasse la necessità. La situazione ambientale resta complicata ma, fino a quando non verrà individuata una via d’uscita, il Perugia continua a pensare e pianificare anche il futuro.

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