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Torrasi: “Siamo il Perugia e abbiamo un grande obiettivo”

Dai quotidiani locali - Il centrocampista non si nasconde: "Io play sulle tracce di Bennacer, siamo un gruppo forte e affiatato. A Pesaro per vincere, ai playoff conteranno i dettagli"

Con l’avvento di Formisano, Emanuele Torrasi, 25enne centrocampista scuola Milan prima impiegato solo saltuariamente da Baldini, è diventato il faro del Perugia che ha preso per mano divenendone la guida a livello tattico, vero “acquisto” di gennaio. Intervistato dai quotidiani locali, Il Messaggero, La Nazione e Il Corriere dell’Umbria, Torrasi non ha lesinato buoni propositi e buon senso.

Ci avviciniamo alle partite che determineranno – ha spiegato -, abbiamo un grande obiettivo, le ultime tre gare della regular season possono migliorare il piazzamento e dunque sarà bene fare più punti possibile. Non ci nascondiamo, puntiamo alla promozione, un obiettivo degno di una grande società come il Perugia che non deve pesare, semmai ci deve responsabilizzare. Il mio ruolo? Ormai mi sono specializzato davanti alla difesa, l’anno scorso ho fatto sempre la mezzala ma in passato avevo già giocato da play e conoscevo certe dinamiche. Credo di possedere una buona intelligenza tattica e non nascondo che mi ha aiutato l’essermi allenato in passato con elementi di grande livello al Milan, su tutti Bennacer, che ha buona fisicità e sa fare entrambe le fasi. Ho cercato di imitarlo. Credo di essere migliorato nella lettura di certe situazioni, nel non farmi attrarre troppo dalla palla e nell’avere fiducia nel compagno senza dover raddoppiare, mantenendo un posizionamento diligente. Mi manca il gol? Sì, quello è uno step in più che devo fare, anche per la squadra”.

Quindi sulla sfida di domenica in casa della Vis Pesaro. “Sappiamo che loro si giocano una bella fetta della stagione ma noi dobbiamo fare 3 punti. I playoff li ho fatti l’anno scorso a Pordenone partendo da secondi, uscimmo nella doppia sfida con il Lecco, vincendo 1-0 all’andata e perdendo 3-1 in casa in una giornata-no. Voglio rigiocarli, così come vorrei poter rigiocare la partita di Chiavari, la classica gara in cui tutto va storto, da prendere come riferimento perché non accada più. I playoff? Ci saranno squadre fortissime come la nostra, il Padova, Benevento, Avellino, la stessa Torres. Ma in un minitorneo del genere i rapporti di forza potranno cambiare, in gare da dentro o fuori conta anche il fattore emotivo e i dettagli diventano determinanti così come sarà molto importante essere tutti disponibili al cento per cento”.

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