Il centravanti del Perugia, Ryder Matos, è stato ospite della trasmissione Fuori Campo su Umbria Tv, parlando della stagione dei biancorossi e ovviamente delle aspettative in vista dei playoff.
“Adesso sto bene fisicamente e mentalmente, sono in forma. Quei 10 mesi di stop, causa infortunio, dello scorso anno mi hanno condizionato molto ma ora sono al 100%. Contro l’Arezzo ho fatto una buona partita ed era complicato visto che sono entrato in campo in una situazione di svantaggio. Ma sono contento che con il mio ingresso siamo riusciti a trovare il gol con Vazquez”.
“A me piace giocatore sotto punta, dove sono libero di muovermi. Quando uno gioca con più continuità trova più ritmo ma il mister fa scelte per il bene della squadra”.
“Già parliamo di playoff ovviamente. Tra i più esperti ci diciamo che dopo Cesena si azzera tutto. Non giocheremo contro Real o Juve, affronteremo tutte squadre che sono alla nostra portata. Abbiamo una rosa di buoni giocatore e, se facciamo le cose giusto, abbiamo possibilità di andare in B“.
“Formisano? È entrato in un momento difficile e al Perugia hai sempre pressioni. Ha molta voglia, è un amico del gruppo, aiuta i ragazzi. Sta sempre vicino alla squadra, parla con tutti. Questo è molto importante. Ma nel calcio quando vinci sei bravo, quando perdi meno. Ci manca qualcosa negli ultimi 16 metri e dobbiamo migliorare tutti ma, anche attraverso i video, vediamo che riusciamo a riportare in campo quello che proviamo in allenamento durante la settimana. Per i playoff dovremo avere forza, fame e ferocia, soltanto così potremo arrivare in fondo. Tutti dovremo fare di più e ce la metteremo tutta”.
“Il gruppo è unito, non c’è nessun attrito. Ho visto pochi gruppi così. I giovani hanno tanta voglia di dimostrare, ascoltano tanto, non sono permalosi. Io cerco di dargli consigli ma glieli dico personalmente, non davanti a tutti”.
“Il nostro centrocampo è davvero forte, ora è tornato anche Bartolomei che sta bene. È un giocatore che ha qualità e che può fare gol su punizione. Inoltre la sua esperienza ci può aiutare perché ha già vissuto momenti come questo”.