Il 2019 del Perugia si chiude al Curi contro i lagunari di Dionisi che hanno conquistato 11 dei 19 punti in classifica lontano dalle mura amiche. È però una formazione in crisi.
Due indizi rischiano di diventare una prova. Il Perugia fatica contro le ultime della classe e al Curi arriva una squadra da trasferta. Per questo, nell’ultimo match dell’anno al Curi contro il Venezia, l’allerta è massima in casa biancorossa. Anche se i lagunari sono in piena zona retrocessione e Dionisi si gioca la panchina.
La formazione veneta ha conquistato 11 dei suoi 19 punti in trasferta grazie a 2 vittorie, 5 pareggi e 2 sconfitte (11 gol fatti e 11 subiti): è il quarto rendimento esterno del torneo. Quella che si presenta a Perugia è però una squadra in crisi e reduce da 2 ko in fila (a Castellamare di Stabia e con il Cittadella).
Il Venezia non vince da 7 partite. Il successo del 9 novembre scorso contro il Livorno (1-0) è l’unico nelle ultime 10 gare. Le due vittorie di Dionisi in trasferta sono datate agosto e settembre. E l’attacco lagunare fatica (17 reti), è il terzo peggiore della B dopo Cremonese e Livorno, e si presenta a Perugia senza lo squalificato Aramu, miglior realizzatore con 4 gol (e 4 assist).
In definitiva, anche il Grifo di Oddo (che punta al miglior girone d’andata della storia recente) ha i suoi problemi che arrivano in particolare dall’infermeria. Ma può pur sempre contare sull’apporto di uno stadio che vale 18 dei 27 punti conquistati (un solo ko interno) per schivare le insidie e fare bottino pieno.