L’approfondimento sul rendimento dei giocatori biancorossi: il centrale si è ripreso Perugia con prestazioni preziose e il gol di fondamentale importanza contro il Sudtirol
La corsa verso la bandierina agitando le braccia come fossero due ali. E’ l’esultanza dopo il gol al Sudtirol, quando il Grifo si è rialzato dalla sconfitta di Gubbio, l’immagine della stagione di Salvatore Monaco. Il centrale tornato a Perugia in estate dopo il prestito al Cosenza aveva un rapporto da ricucire con la tifoseria, problema acuito dalla retrocessione. E’ diventato un tassello prezioso per Caserta e ha riportato il pubblico perugino dalla sua parte.
Onnipresente
Complici anche gli infortuni di Sgarbi e Negro, Monaco in stagione ha trovato veramente tanto spazio. Le ventiquattro partite disputate, considerando anche le cinque saltate per problemi fisici e quella per squalifica, rappresentano l’importanza che il difensore ha avuto per Caserta. Il grifone è stato il secondo centrale più utilizzato dal tecnico e ha formato con Angella, quando il Grifo ha adottato l’assetto difensivo a quattro, una coppia importante di quantità e qualità. Non ha deluso le aspettative neanche quando i biancorossi sono stati schierati con la difesa a tre.
Marcatura e marcatore
Grandi capacità in marcatura ma non solo. Monaco ha segnato un gol importantissimo per la cavalcata finale, quella vittoria al “Curi” contro il Sudtirol è stata la spinta in più che ha evitato la rovinosa caduta dopo Gubbio e ha permesso la rimonta sul Padova. Da sottolineare anche la maturità dimostrata sul piano comportamentale.
Voto; 7,5