Il 29 agosto del 2015 la morte del difensore del Perugia dei miracoli. Simbolo sportivo e imprenditoriale della città.
Tre anni fa ci lasciava Antonio Ceccarini. Per tutti il “Tigre”. Aveva 65 anni, gran parte dei quali legati indissolubilmente all’universo Grifo. Ceccarini è la storia del Perugia e della città. Nato a Sant’Angelo in Vado, quando ha scoperto i colori biancorossi ha fatto grande la squadra e impreziosito la comunità con la valori sani, sportivi prima e imprenditoriali poi. Sette campionati con il Perugia, da terzino vero, ingranaggio chiave del “Grifo dei miracoli” e del campionato dell’imbattibilità in Serie A. Con 175 presenze Ceccarini è sesto nella classifica dei fedelissimi del Perugia di tutti i tempi. Una bandiera. E poi c’è la vita a Perugia durante e dopo la carriera calcistica, il legame profondo con Renato Curi, la famiglia e l’attività imprenditoriale nel settore tessile, legata all’amico Brunello Cucinelli.
Il 29 agosto del 2015 si è spento Antonio, sconfitto da una lunga malattia, e tutta la città si è stretta nel dolore della famiglia, la moglie Grazia e i figli Gaia e Matteo. Era gremita per i funerali la chiesa di Ferro Di Cavallo. C’erano lacrime che bagnavano quell’immensa ammirazione di Perugia per il “Tigre”. Sono passati già 3 anni, ma il cuore biancorosso di Antonio Ceccarini continua comunque a battere.