Destini incrociati fra due icone del calcio italiano: il difensore Nesta gioca all’attacco, l’attaccante Inzaghi fa il difensivista.
Si sono già incontrati, e per Nesta è andata male, in quella maledetta partita di playoff, in cui praticamente il Perugia non è sceso in campo. Si ritroveranno per l’ennesima volta sabato pomeriggio nel chiuso di Casteldebole, nella sgambata solo fra addetti ai lavori. Si sono incrociati al Milan e hanno vinto tutto insieme, in rossonero e in maglia azzurra, nonostante, per alterne vicende, il mondiale tedesco sia stato vissuto da entrambi non proprio da protagonisti.
E la cosa più strana è vedere il modo in cui giocano le loro squadre. Inzaghi, che viveva nella metà campo avversaria, anzi sul filo della linea difensiva, sempre pronto a buttarsi verso la porta, dispone le sue squadre in modo guardingo e difensivo. Nesta, viceversa, passato alla storia come difensore elegante e tecnico, raramente incisivo nell’area avversaria, vuole proporre un gioco propositivo, con pressing aggressivo e vocazione offensiva. Strani incroci del destino.