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Pochesci e il mercato del Perugia: “Falzerano fa la differenza”

L’ex allenatore della Ternana a tutto tondo sulla Serie B. “L’arbitro ci ha sottratto il derby della scorsa stagione. Orgoglioso dei 10.000 al Liberati…”.

“Salvavo la Ternana anche bendato”. Sandro Pochesci è tornato sulla sua avventura in rossoverde della scorsa stagione, inevitabile gli intrecci con il Grifo. Ma l’allenatore laziale ha fatto anche un’analisi dell’attuale Serie B e del mercato promuovendo l’acquisto del Perugia per la mediana.

Si parte da un un ex grifone. “A me piaceva moltissimo Sprocati – ha detto Pochesci a foggiacalciomania.com , mi dispiace che in A non stia trovando spazio”. Finora, tra i migliori colpi del mercato “penso al Perugia con Falzerano (titolare nel test di Empoli), che si è dimostrato uno di quelli in grado di fare la differenza. Il Brescia si sta muovendo molto bene, come l’Empoli un anno fa (…) Non capisco perché il Foggia voglia toccare l’attacco. Io di Mazzeo, ad esempio, non mi priverei mai”.

Pochesci ha poi riletto la sua esperienza alla Ternana. “Io sono entrato in un mondo nuovo e considero l’esperienza più che positiva. Non credo di aver fatto bene, molto di più: ho lasciato una squadra che combatteva per la salvezza e a fine stagione è retrocessa perdendo le prime 5 dopo il mio esonero e le ultime 5 del campionato. Più bello di quello che ho vissuto c’è solo la nascita di un figlio. Sono felice di essere entrato nel cuore di un popolo che è come me, operaio e predisposto alla sofferenza e ai sacrifici. La gente che ho portato allo stadio per quel derby che Aureliano ci ha sottratto al 93′ non si è più vista al “Liberati”: erano più di 10.000. Non ho mai perso 3 partite di fila con una rosa che tutti definivano inadeguata, ma che forse non lo era così tanto. Dopo sono emerse tante difficoltà, dal punto di vista prettamente societario: due cambi di allenatore, tre di direttore sportivo. La bussola è stata persa. La Ternana la salvavo bendato, perché la bontà del mio lavoro emerge dai numeri. Non mi sento un allenatore retrocesso – ha concluso Pochesci -, perché non ho accompagnato la squadra in Serie C”.

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