In città il tema è uscito dal dibattito pubblico: si è capito che prima dovrà arrivare la Serie A. Intanto però l’ex presidente della Lega di Serie B, oggi alla guida del Credito Sportivo, cita anche il capoluogo umbro tra le città destinate ad intervenire sull’impianto

“I nostri club sono pronti agli impianti di proprietà? Vi rispondo con un elenco – dice a La Gazzetta dello Sport Andrea Abodi, ex presidente della Lega di Serie B oggi alla guida del Credito Sportivo – da Nord a Sud: Venezia, Vicenza, Verona, Cremona, Brescia, Bergamo, Milano, Genova, Bologna, Firenze, Empoli, Pisa, Cagliari, Ascoli, Terni, Perugia, Roma, Pescara, Lecce, Cosenza. Venti piazze che hanno messo nella propria agenda delle priorità il tema delle infrastrutture. Alcuni sono progetti avanzati, altri stanno muovendo i primi passi. Alcuni prevedono abbattimenti e ricostruzioni, altri “solo” profonde rigenerazioni. Nel complesso, valgono potenzialmente due miliardi di euro“.

Non sfugge che nell’elenco c’è anche Perugia. Segno che certi passi sono stati fatti in modo ufficiale. Va anche sottolineato però che da qualche mese se ne parla di meno – dopo un periodo in cui l’ipotesi era molto dibattuta sia in città sia sui giornali – ciò perché Massimiliano Santopadre non è convinto dell’operazione e aspetta ancora il rinnovo della convenzione, prima di pensare ad un impegno così gravoso, soprattutto se, rimanendo in serie B, gli introiti non dovessero essere così certi come sarebbero invece in caso di promozione.