Fra nuovi arrivi e giocatori rispolverati, nelle due vittorie consecutive, Nesta ha schierato cinque elementi che nel girone d’andata non avevano mai giocato.

Dalla difesa all’attacco: Rosi, Sgarbi, Falzerano, Carraro, Sadiq. Sono cinque – quattro nuovi acquisti e un giocatore ripescato dalla panchina (Sgarbi) – i volti nuovi di questo nuovo Perugia che, un po’ per scelta un po’ per necessità, Nesta ha rivoltato come un calzino per conquistare le due vittorie consecutive, l’ultima delle quali ha consentito di “espugnare” anche lo stadio Curi, che in questo 2019 sembrava diventato un tabù per i biancorossi.

Certo, centrano le squalifiche e gli infortuni, c’entra pure qualche scelta di opportunità legata a particolari situazioni contrattuali (Bianco in scadenza mentre Carraro dovrebbe rimanere anche nella prossima stagione), c’entra il drastico calo di forma di qualche elemento (Vido su tutti) ma sta di fatto che Nesta ha saputo e voluto pescare negli angoli inesplorati della rosa. E la pesca è stata redditizia. E senza contare che pure Han fino a dicembre si è visto pochino mentre nel 2019 ha già fatto due gol, pur giocando pochino. Mentre Mazzocchi, non sempre impeccabile (per usare un eufemismo) è stato messo contro la Salernitana dove non lo avevamo mai visto: a sinistra.

Ma sono i nuovi acquisti ad aver impresso il cambio di marcia nelle ultime due partite. Fino a dieci giorni fa in pochi, fra i tifosi, immaginavano quanto potesse essere bravo uno come Carraro. Mentre Sadiq era già stato etichettato come brocco, per le prime prestazioni non esaltanti (oltre al rigore sbagliato) e invece nelle ultime due ha impresso il suo marchio sulle partite. Rosi era lontano dalla forma. Aveva fatto benino Falzerano, autore già di un gol, questo è vero. Ma è nelle ultime due che ha giocato veramente bene, incidendo nella partita con qualità e quantità, tanto che molti lo hanno individuato come il migliore in campo.

Il Perugia del presente sembra già quello del futuro. Con vista playoff.