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Filipe analizza il Perugia: “Il dopo Di Carmine è difficile, ma Sadiq…”

L’ex centrocampista, oggi agente di calciatori, guarda alla “insidiosa” gara di sabato a Padova. “Porto il Grifo nel cuore”.

È Filipe Gomes, doppio ex della sfida di sabato tra Padova e Perugia, ad analizzare il percorso delle due squadre e i possibili scenari. “Vincerà chi sarà più concreto”, ha detto il brasiliano, oggi procuratore sportivo dopo una brillante carriera sul campo, a www.europacalcio.it.

“Da quando è tornato in Serie B il Perugia ha fatto sempre praticamente lo stesso percorso, lottare per i play off. Quest’anno non è diverso”. L’ex regista in biancorosso ha lasciato il segno. È infatti uno degli eroi del 4 maggio 2014 e del ritorno in B dopo un decennio.

Nella scorsa stagione era tornato a Curi ed era stato accolto con grande affetto. “Sento spesso il direttore Goretti – ha detto Filipe – e la fiducia che ha in Nesta è molto alta, tanto che lo ha sempre sostenuto anche nei momenti difficili. In Serie B accade spesso che le squadre che si chiudono e giocano un solo pallone, poi portano a casa il risultato. Il Curi è particolare: o regala entusiasmo oppure ti porta a ricevere le critiche. I giocatori devono capire questo e assorbire il grande calore dei tifosi. Tante volte è meglio essere concreti piuttosto che belli, bisogna trovare l’equilibrio di queste due cose”.

Un concetto che vale ancor di più nella partita di Padova. “È una gara insidiosa, vincerà la squadra più concreta. E da quello che so di Bisoli, è proprio questo il suo punto forte”.

Filipe poi analizza anche l’impatto di Sadiq, arrivato a Perugia e gennaio. “Dopo Di Carmine il Perugia ha avuto la difficoltà del centravanti, ma questo vale per tutte le squadre perché il calcio mondiale è in cerca di bomber. Sadiq è sicuramente un giocatore di qualità ma in B bisogna avere la continuità per arrivare in alto e questo solo il tempo lo dirà”.

Infine il brasiliano ricorda con affetto entrambe le squadre. “Sia a Perugia che a Padova ho trovato lo stesso sentimento e attaccamento alla squadra della piazza. Meritano di tornare nel posto dove meritano, sono due piazze importanti e che lavorando bene possono tornare in Serie A e restarci. A Perugia ho avuto la felicità di portare la squadra in B, porto le due squadre nel cuore”.

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